DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] in cui prendeva posizione decisa contro i dispregiatori della lingua e della poesia volgari, e allo stesso tempo .
Fonti e Bibl.: La portata all'estimo e i protocolli notarili di D. si trovano nell'Archivio di Stato di Firenze, Catasto 20, c. 673; 66, ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] ’Università di Bologna lesse de sero il Digesto nuovo, ma si trasferì poi, probabilmente nel 1440, presso Alfonso d’Aragona, più strettamente personali, come la conoscenza del greco e di lingue slave (cc. 33r, 53), il ricordo della sua commedia ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] nello Studio bolognese; nell'anno seguente, succedendo a Gioviano Grecolino, gli fu assegnata anche la cattedra di lingua greca, come si legge nei rotoli dell'università. Non abbiamo molte notizie sul suo insegnamento: sappiamo solo che nel corso ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] gli argomenti contro coloro che ritengono superata la lingua latina, e la polemica viene sostenuta col incontrava il cardinale G. Sirleto, al quale l'anno successivo si rivolgeva per ottenere un incarico che gli consentisse l'ozio degli studi ...
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MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] settembre 1942) come incaricato, poi ordinario, di lingua e letteratura spagnola all'Università dove insegnò dal 1952 gitani e andalusi di F. García Lorca (Parma; ibid. 1993; ma si veda anche il recente recupero fatto da L. Dolfi del Teatro di F. ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] , nonché la Dalmazia e Giadra conosciute in esilio, ma si estendono all’Italia tutta, a Bologna, Firenze, Napoli, barocco, ibid., pp. 233 s.; A. Mura Porcu, Note sulla lingua dell’«Historia del Cavalier Perduto», in Sentir e meditar. Omaggio a Elena ...
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LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] lingua spagnola e serbò sempre una speciale predilezione per quel paese. Alla morte del padre (1708) si ) la sua carriera di insegnante nel collegio dei gesuiti di Arezzo, dove si trattenne, professando lettere e retorica, dal 1720 al 1724 e dal 1729 ...
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PERS, Ciro di
Lorenzo Carpanè
PERS, Ciro di – Nacque a Pers nel territorio di Udine, il 17 aprile 1599, unico figlio di Giulio Antonio e Ginevra Colloredo.
Fu presto affidato alle cure di Iginio Maniaco, [...] sue condizioni di salute, soprattutto per problemi renali (si vedano i sonetti sul «mal della pietra», tra i pp. 79-82; Id., Il nodo dell’antitesi: da Góngora a C. di P., in Lingua e stile, XXIII (1988), pp. 427-444; G. Manganelli, C. di P.: poesie, ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] dalla sopravvivenza del latino parlato in zone periferiche del vecchio impero romano e dalla sua evoluzione nelle lingue romanze, si inserì nel ben noto dibattito intorno alla questione linguistica se gli antichi parlassero tutti latino o se ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] delle raccolte di testi istriani pubblicate dall'I. si affiancano un ampio studio introduttivo, pp. 11-13 ad ind.; G. Vidossi, Alle porte orientali d'Italia: dialetti e lingue della Venezia Giulia, Torino 1945, ad ind.; A. Colombis, Grammatici ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...