Conoscitore profondo di una qualche disciplina, che egli possiede integralmente e che può insegnare agli altri nella maniera più proficua. In particolare, titolo dato a chi, in seguito all’acquisizione [...] di solito dal nome di un artista già noto di cui si segnala la derivazione o la vicinanza, da un’opera, da un nel campo della lingua, della grammatica e della retorica. Dal 12° sec., con il fiorire della cultura, i m. si moltiplicarono nella Chiesa ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] gli morde ambe le mani: il che lo fa rinsavire) è allegoria, si è detto, dell'ingratitudine di Alfonso per il suo maestro. Dei poemi dell'Eridanus. Temperamento poetico esuberante e padrone della lingua e del verso latini come forse nessun altro ...
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È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] , scritti in una lingua più arcaica di quella delle restanti parti dell'Avesta, una lingua che, per l' a. C., convergenti con quelle della tradizione religiosa zoroastriana, non si fondano in realtà su alcun solido elemento. L'arcaicità delle Gāthā ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] ° sec. con F. de Saussure, che sottolineò la positività dell’approccio sincronico alla lingua proprio dei portorealisti. A N. Chomsky si deve una decisiva rivalutazione dei procedimenti analitici e dei presupposti concettuali della Grammaire. Logica ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] con ogni probabilità va inteso nel senso di "aramaico", che era la lingua volgare di quel tempo in Palestina. Gli antichi scrittori ecclesiastici sono concordi a Marco. Il testo originale che, come si è detto, sarebbe stato scritto in aramaico, è ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] dal progressivo estraniarsi delle due parti per diversità di lingua e sviluppo storico, fino al 1054, quando lo gli o. (greco, maronita) e furono editi i libri liturgici. Si erano frattanto uniti a Roma i Ruteni della zona della diocesi metropolitana ...
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triade Complesso di tre elementi, cose o persone.
MEDICINA
Sindrome costituita da 3 sintomi o riunione di 3 forme morbose in unica entità nosologica. Per es., la t. di J.-M. Charcot nella sclerosi multipla [...] e dei produttori. Se questo schema è ravvisabile in più religioni di popoli di lingua indoeuropea (anche presso i Celti), vera e propria t. cultuale in questo senso si ha nella Roma arcaica e nella t. germanica Odino, Thor e Freyr, testimoniata come ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] e passò gli ultimi anni di vita a Roma. Nella sua prima importante opera filosofica, The sense of beauty (1896), si occupò di estetica, sottolineando la dipendenza dell'esperienza estetica da una natura umana vista nelle sue componenti psicologiche e ...
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segreteria Funzione, carica di segretario, in un ente pubblico o privato, in un’organizzazione politica e simili. Anche, ufficio costituito da uno o più segretari, ed eventualmente da altri impiegati, [...] nella Secreteria apostolica per la corrispondenza ufficiale in lingua latina disciplinata da Innocenzo VIII (1487); questa (➔), elabora le statistiche relative alla Chiesa cattolica e si occupa degli organi informativi vaticani. La seconda sezione, ...
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Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] scritti è da annoverarsi certo Marco. Al Vangelo fa seguito il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore si dimostra versato nella lingua greca e cerca di evitare, o per lo meno spiega, le espressioni semitiche e gli usi ebraici; impiega termini ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...