Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] scritti è da annoverarsi certo Marco. Al Vangelo fa seguito il libro degli Atti degli Apostoli. L'autore si dimostra versato nella lingua greca e cerca di evitare, o per lo meno spiega, le espressioni semitiche e gli usi ebraici; impiega termini ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] ; Madrid, Biblioteca Nacional), si presenta, soprattutto nei codici lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di lingua araba e fu ripresa anche in epoca moderna.
Lingua
La lingua ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] dall’Asia Anteriore al Giappone.
Lo studio di alcune fra queste lingue e civiltà orientali risale al Medioevo: ebraico e arabo furono studiati cristiana di elementi propri del mondo orientale antico. Si assiste così da un lato all’ampio assorbimento ...
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Seppellimento del cadavere in una fossa scavata dentro terra. È la forma di sepoltura più diffusa e una delle più antiche. Nel Paleolitico superiore abbondanti sono le documentazioni del culto dei morti, [...] preceduta da una prima deposizione o esposizione, con le quali si otteneva la scarnificazione del cadavere. Con l’età del Bronzo vero rito funebre (Tiwah), così come in altre società di lingua austronesiana. L’i. può avvenire in un cimitero o luogo ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] creatività artistica (Betrachtungen über die Quellen und die Verbindungen der schönen Kunste und Wissenschaften, 1757). Scrisse anche in lingua ebraica, tra cui il commento a Maimonide Millōt ha-higāyyōh ("Termini logici", 1769), e il commento Bī᾿ūr ...
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Con questo termine si indicano almeno due fenomeni differenti, benché diffusi pressappoco nella medesima area culturale. Il primo è la vera e propria p. esercitata costantemente da determinate donne [...] tempio e detto gagum; si chiamavano qadishtu (in accadico una casta, in cui però si poteva entrare mediante un rito ’ultima forma della p. sacra si trovano connessioni anche con il mondo si ha motivo di ritenere che, nel Vicino Oriente, si ...
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Mistica spagnola (Ávila 1515 - Alba de Tormes 1582). Entrata nell'Ordine delle carmelitane, svolse un'intensa attività di riforma all'interno di esso, con la fondazione di nuovi conventi. Fu prodiga autrice [...] propriamente letteraria; scrisse quasi tutto in prosa, in lingua schiettamente castigliana, ricca, spontanea come quella dell'uso ardui concetti della teologia mistica. Alcune sue opere si sono salvate a stento dalla distruzione in manoscritto ad ...
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sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] Ebrei dall’Egitto. Elementi interni mostrano che il libro si rivolgeva ai Giudei emigrati in Egitto, nell’intento di piuttosto un giudeo, forse alessandrino, che ben conosce la lingua e il pensiero ellenistici; le allusioni alle persecuzioni fanno ...
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Valloni Popolazione della metà sud-orientale del Belgio, di lingua francese. I V. costituiscono uno dei due elementi etnici, linguistici, culturali e politici del Belgio, di contro ai Fiamminghi (➔ Belgio). [...] vallone Dialetto parlato nella maggior parte del Belgio di lingua francese; confina a occidente con i dialetti piccardi e a sud con il lorenese, con cui ha in comune alcuni tratti fonetici. Si distingue all’interno dei dialetti francesi per spiccati ...
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Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua letteraria biblica. All’elaborazione del T. babilonese si dedicò in particolare la scuola amoraica di Sūrā con Rab Āshī (m. 427) e Rābīnā (m. 499); la revisione ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...