teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] attraverso il quale «tutto ha avuto l’esistenza» (Giovanni 1, 1-3), si è «fatto carne» e «ha posto la sua tenda in mezzo agli uomini», decadenza; questo, almeno per quanto riguarda i territori di lingua greca, è durato più di quattro secoli. Se la ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] fatto che in diversi politeismi a ogni divinità si offre ciò che si pensa coessenziale a lei: l’animale preferito (che che ha avuto larghissima diffusione; era praticato da popoli di lingua indoeuropea (India, Grecia, Italia, Celti, Germani, Slavi) ...
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stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno.
Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono [...] si pensa che sia pressoché impossibile difendersi. L’ostilità nei confronti di una popolazione confinante diversa per lingua 1233, data della bolla Vox in Rama di Gregorio IX; nel 1258 si ha il primo processo contro s., e pare che nel 1275, a Tolosa ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] , politico.
Evoluzione del concetto
Al di là del significato che esso riveste nelle lingue di cui è originario, il concetto di t. è interessante per l’uso che di esso si è fatto in Occidente in numerose discipline. Nella seconda metà del 19° sec ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] da esempi, ammirata nel Cinquecento come testo di lingua, dai romantici per la compresenza, negli «esempi», un clima letterario, quello della Firenze a metà del Trecento, che si pone problemi di una certa complessità nei riguardi del volgare, in ...
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luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] religione di Stato e di lì passò in Svezia e in Norvegia. Anche in Austria, nel Tirolo e in Boemia il l. si diffuse rapidamente, penetrando fino all'Ungheria. A O della Germania, trovò seguaci nelle Fiandre e nei Paesi Bassi. Al centro della dottrina ...
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settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] , non più isolati.
Sul piano storico è comunque accertato che al tempo di Filadelfo si iniziò la versione in greco dell’Antico Testamento, a uso dei Giudei di lingua greca, particolarmente numerosi in Egitto. Nella seconda metà del 3° sec. a.C. era ...
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Scrittore ascetico (Catignano, Gambassi, 1310 circa - Vallombrosa 1396 circa); figlio del nobile Guido da Catignano, si fece monaco vallombrosano a Firenze in S. Trinita, ove fu abate; fu poi, dopo un [...] dei Paradoxa e del Somnium Scipionis di Cicerone, ma certa pare solo l'attribuzione del volgarizzamento di Bartolomeo di San Concordio (Summa de casibus conscientiae). Gli scritti di G. sono soprattutto importanti come testo di lingua. ...
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Teologo e predicatore (Cascia 1295 circa - Firenze 1347 o 1348), discepolo di A. Clareno; fattosi agostiniano, predicò nell'Italia centrale e scrisse varie opere, di alcune delle quali (traduzioni di opere [...] devote) è dubbia l'attribuzione a lui (si è pensato al Cavalca). L'Ordine della vita cristiana è citato come testo di lingua dalla Crusca; più importante è l'agostinismo di altri scritti (specie il De gestis Domini Salvatoris, 1338; l'Epistolario), ...
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Teologo francescano (Galatina 1460 circa - Roma 1540 circa). Ministro provinciale (1518) della provincia di s. Nicolò, si trasferì poi a Roma quale cappellano e familiare del card. L. Pucci e poi del card. [...] . Studioso di lingua greca, caldaica ed etiopica, scrisse tra l'altro un trattato contro J. Reuchlin (De arcanis catholicae veritatis) e un commento all'Apocalisse di tendenze cabalistiche e gioachimite. Altre numerose opere si conservano manoscritte ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...