possesso /po's:ɛs:o/ s. m. [dal lat. tardo possessus -us, der. di possidēre "possedere"]. - 1. a. (giur.) [potere di fatto che si esercita su un bene, avendone la detenzione e l'uso e godendone i frutti] [...] in possesso (di qualcosa) ≈ e ↔ [→ POSSEDERE (1)]. 2. [cognizione piena e sicura di una tecnica, una lingua e sim.: ha il perfetto p. della lingua] ≈ conoscenza, controllo, dominio, padronanza. 3. (estens.) [spec. al plur., ciò che si possiede, spec ...
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arrivare [lat. ✻arripare, propr. "giungere a riva"]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio, il traguardo di una gara e sim.: la zia arriverà da [...] significa «verificarsi» o «accadere all’improvviso»), a differenza di arrivare. Pervenire è usato per lo più nella lingua burocr. (le domande devono pervenire all’ufficio competente entro e non oltre trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando ...
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avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] in cui compaia un pron.: hai una maglietta da prestarmi? - No, non ce l’ho. Benché diffusissimo nella lingua parlata, averci non è frequente nella lingua scritta, anche a causa dell’incerta grafia. Si incontra infatti, ad es., tanto c’ho quanto ci ho ...
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fono- e -fono [dal gr. phōnḗ "suono"; in composti -phōnos; nel sign. 2, sul modello del gr. barbaróphōnos "che parla una lingua straniera"]. - 1. Primo e secondo elemento di parole composte, in cui significa [...] "voce, suono"; come secondo elemento è atono. 2. Secondo elemento atono di agg. nei quali significa "che parla una determinata lingua": italofono, anglofono. ...
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sermone /ser'mone/ s. m. [dal lat. sermo -onis "lingua, parlata; conversazione, discorso", der. di serĕre "intrecciare (parole)"]. - 1. (ant.) [forma di comunicazione tipica degli esseri umani] ≈ (lett.) [...] favella, idioma, lingua, linguaggio. 2. (crit.) [discorso di argomento sacro] ≈ orazione, predica. 3. (estens.) a. [lungo rimprovero: tanti s. fatti non sono valsi a nulla] ≈ (iron.) fervorino, geremiade, paternale, predica, (scherz.) predicozzo, ( ...
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conoscere /ko'noʃere/ (o cognoscere) [lat. cognoscĕre, der. di (g)noscĕre "conoscere", col pref. con-] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). - ■ [...] . Similmente, sapere può introdurre un enunciato: sai che ore sono?
In riferimento a una cognizione specifica e articolata (per es. una lingua, una notizia, un segreto e sim.) c. e sapere possono essere quasi sinon., anche se c. è meno com. e allude ...
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decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] ed opportuna (F. Tozzi).
Contrari - Per passare ora ai contr., indecente, in senso iperb., è un agg. spesso abusato nella lingua com. (parlata, ma anche nello scritto meno sorvegliato), anche in senso estetico, ed è sinon. dell’altrettanto abusato (e ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] graziose ore [G. Boccaccio]). Ancora una volta i contr. sono meno vari e numerosi: brutto e squallido (abusato nella lingua comune: che casa squallida!). Le cose belle possono essere gradevoli e piacevoli, e inoltre (e non soltanto se si tratta ...
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Fabio Rossi
amore. Finestra di approfondimento
Sfumature dell’amore - Attorno all’a. e all’amare ruota la maggior parte della letteratura, dell’arte, della musica e dello spettacolo contemporanei: non [...] implica un particolare coinvolgimento: mi piace per il suo carattere, per il suo corpo. Nella lingua del cinema doppiato dall’ingl. (e da lì, talora, anche nella lingua com.), tuttavia, i tre concetti vengono a volte confusi. L’abuso del verbo amare ...
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volgare¹ (ant. vulgare) [dal lat. vulgaris, der. di vulgus "volgo"]. - ■ agg. 1. (non com.) [che appartiene o è relativo agli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: [...] , usuale. ↔ colto, dotto, letterario. b. [del latino, che era usato dal popolo nella fase precedente l'origine delle lingue romanze] ≈ parlato, popolare, preromanzo, tardo. ↔ classico, letterario. c. (bot., zool.) [di nome di pianta o di animale, che ...
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Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...
LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...