Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] del parlante, rappresentandone un elemento di identità sociale e realizzando una facoltà fondamentale della sua mente. Grazie alla linguasi possiede un'identità comune, che fonda qualsiasi gruppo sociale; non a caso la storia linguistica di una ...
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GEOGRAFIA LINGUISTICA
. La geografia linguistica si propone di fissare e studiare la diffusione geografica dei fatti linguistici (fonetici, morfologici, lessicali, ecc.). Siccome però la loro posizione [...] però essa non soltanto conserva, ma rende più evidente, la sua importanza come metodo di ricerca storica della lingua.
Si può dire che la geografia linguistica esista fin da quando hanno avuto inizio indagini linguistiche; ma come metodo speciale ...
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SAPORE (fr. saveur; sp. sabor; ted. Geschmack; ingl. taste)
Virgilio Ducceschi
I sapori sono sensazioni specifiche fornite dall'apparato di senso del gusto per lo stimolo di sostanze sapide; nell'economia [...] , dove gli organi ricettori possiedono il maggiore sviluppo; invece per quanto riguarda la punta della linguasi notano differenze individuali notevolissime, fino a mancare la percezione di alcune o di tutte le sensazioni. Inoltre una stessa sostanza ...
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TEMPIO, Domenico
Carmelo Sgroi
Poeta, nato a Catania il 22 agosto 1750, morto ivi il 4 febbraio 1821. Dimorò sempre nella sua città natale vivendo modestamente. Ebbe dimestichezza con uomini di larga [...] delle pensioni vitalizie che ebbe da varî enti cittadini. Non si può dire che avesse perfetta conoscenza dell'italiano, se i saggi che egli lasciò di rime e di drammi metastasiani in linguasi muovono tra impacci e sciatterie. Il suo genio di poeta ...
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SOSSO
Giuseppe Furlani
. È parola di origine babilonese, passata attraverso il greco, nella quale linguasi diceva σῶσσος. In babilonese (accado) il termine suona shushshu e significa sessanta, vale [...] trascorrere del tempo dall'ombra proiettata sul terreno, si giovavano di uno stilo verticale, dividendo il terreno circostante in un certo numero di angoli tra loro eguali. Si presenterebbe spontaneamente la scelta del numero sei come numero delle ...
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PAHLAVĪ
Antonino Pagliaro
. In conformità all'uso persiano, che applica il nome di pahlavī alla lingua della Persia prima della conquista musulmana, si suole designare con questo nome la lingua di carattere [...] all'età arsacidica, come mostrano i numerosi elementi settentrionali in essa conservati.
Il carattere colto della linguasi manifesta soprattutto nella scrittura pahlavica, che è un carattere corsivo risultato dalla mescolanza dell'alfabeto pahlavīk ...
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LIÑÁN y VERDUGO, Antonio
Carlo BOSELLI
Scrittore spagnolo del secolo XVII. Nato a Vara de Rey (Cuenca) da buona famiglia della Mancha, fece i primi studî a Belmonte, e abitò poi ad Alcalá, Salamanca, [...] rivela nel L. un mirabile scrittore di genere, e in cui è intercalata un'arguta difesa della purezza della lingua, si propone di mettere in guardia gl'ingenui e gl'ignoranti, mediante consigli (escarmientos) accompagnati da acconce novelle, contro le ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] a un affinamento e a una diffusione sempre più larga dei metodi dello strutturalismo. In generale, si può notare che la considerazione della lingua come un sistema di rapporti, l’attenzione al condizionarsi reciproco degli elementi nella dinamica del ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] l. in greco, anche perché il greco era allora la lingua parlata dalla grande maggioranza della popolazione: ma poiché tale lingua non era comune a tutti i battezzati, si dovette provvedere progressivamente ai cristiani che non la conoscevano, prima ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] e la struttura scheletrica dei drammi dell'Alfieri, si attenne al tipo alfieriano nelle sue prime tragedie: Polissena Vespro siciliano (1882). Notevoli sono specialmente gli scritti sulla lingua, quelli sul teatro greco, su Dante, su Michelangelo, ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...