Poeta greco, nato ad Agrínion (Etolia) nel 1868, morto in navigazione verso l'Italia nel luglio 1920. Studiò a Missolungi, poi ad Atene e pubblicò, con lo pseudonimo di Pietro Basilikós, due raccolte poetiche: [...] . Tornato in Grecia allo scoppio della guerra mondiale si dedicò completamente all'attività letteraria e linguistica.
Come , ha portato un contributo notevole al rinnovamento della lingua neoellenica con spirito vivo e attento all'evoluzione del ...
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FREYRE, Gilberto de Melo
Ruggero Jacobbi
Sociologo e scrittore brasiliano, nato a Recife (Pernambuco) il 15 marzo 1900; il maggiore studioso di problemi culturali, in senso lato, dell'America latina. [...] Anche se si è occupato quasi esclusivamente del suo paese, ha posto le basi di un metodo d'investigazione degli eventi e coloro che contestano la visione sociologica di F. riconoscono in lui un grande scrittore, un maestro nell'uso della lingua. ...
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Poeta, nato ad Altona il 3 settembre 1888. È stato per molti anni Syndikus dell'università di Amburgo e dal 1933 al 1935, dopo l'ascesa del nazionalsocialismo al potere, primo presidente della Reichschriftumskammer. [...] Ora vive a Mölenhoff nel Holstein. Come poeta si riallaccia alla tradizione mistico-naturalistica o popolare nazionale, momenti migliori, la dinamica impetuosità da cui sono nate - in lingua o in dialetto, in tono realistico o fantastico - le molte ...
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MONELLI, Paolo
Emanuele Trevi
(XXIII, p. 631)
Giornalista e scrittore italiano, morto a Roma il 19 novembre 1984. Durante la seconda guerra mondiale, M. fu corrispondente dal fronte balcanico e in Marmarica. [...] speciale ed elzevirista per Il Resto del Carlino, La Stampa, il Corriere della Sera.
I suoi interessi per la lingua italiana si sono ulteriormente approfonditi con il volume Naja parla (1947), dedicato al gergo militaresco. Vasta e originale la sua ...
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Scrittore sovietico di nazionalità kirghisa, scrive tanto nella sua lingua d'origine quanto in russo. È nato a Šeker il 12 dicembre 1928; diplomatosi in agraria nel 1953 ha lavorato per qualche tempo come [...] , del 1958, che tra l'altro venne tradotto in francese, l'anno seguente, da L. Aragon. Da allora la fama dell'A. si è andata imponendo in patria e all'estero; i suoi Povesti gor i stepej ("Racconti delle montagne e delle steppe") ottennero il premio ...
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FRACCACRETA, Matteo
Letterato e storiografo della Puglia nato a Sansevero il 19 settembre 1772, morto a Torremaggiore nel 1857. Insegnò per 36 anni retorica, antichità, lingua greca e storia nel seminario [...] Napoli dal 1828 al 1837, opera di grande erudizione rimasta incompleta e divenuta rara, di cui un buon terzo si conserva tuttora in manoscritti. Composta di rapsodie intitolate ai luoghi più memorabili della Puglia daunia, e di altrettante parafrasi ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo belga, nato a Mons nel 1919; membro dell'Accademia reale di lingua e letteratura francese. Nella sua produzione teatrale, B. ha affrontato i grandi miti: Don Juan (1948) [...] della verità perseguita contro ogni tentazione materiale e spirituale; Le roi Bonheur (1966) è una "farsa filosofica" che nella forma si rifà all'operetta e alla commedia dell'arte, ma in cui risuona lo stesso grido di rivolta contro l'assurdo del ...
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VĀLMIKĪ
Ambrogio Ballini
. È l'autore del Rāmāyaṇa, il grande poema epico indiano esaltante le geste di Rāma. Secondo la tradizione Vālmīki nacque da famiglia brahmanica. Abbandonato nell'infanzia dai [...] insegnarono a rubare. V. visse così sinché, convertito, si diede a severa ascesi, stabilendosi in un eremo.
Del considerare aggiunte posteriori. La perfezione alla quale egli condusse la lingua e lo stile e la forma metrica del poema hanno indotto ...
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Poeta russo, nato il 28 ottobre 1885 a Tundutovo, nel governatorato di Astrachan, morto a Santalovo (Novgorod), il 18 giugno 1922. Si trasferì nel 1908 a Pietroburgo, dove divenne guida dei cubofuturisti. [...] alterarne le regole e sulla base di analogie, introduceva nel russo nuove parole. Congetturò anche l'esistenza d'una "pre-lingua", rifacendosi alla teoria simbolistica della parola come segno magico, e per lunghi anni lavorò alla costruzione d'una ...
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Narratore spagnolo, nato a Badajoz il 20 settembre 1897. Messosi in luce con un volume di racconti (Valor y miedo, 1938), si trasferì in Inghilterra (1939) in seguito all'avvento del falangismo, di cui [...] inglese l'ampia trilogia romanzesca che solo nel 1951 apparve in lingua spagnola a Buenos Aires col titolo La forja de un rebelde.
Scrittore in parte autodidatta, B. si riallaccia alla grande tradizione ottocentesca del romanzo realista; in quest ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...