CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] Il comune vincolo della fede e l'appartenenza a una civiltà che ebbe origine con la sua rivelazione e con la cui linguasi modellò nel corso del tempo sono messi in risalto dalla trasposizione del centro del mondo nel territorio sacro della Mecca. L ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] tutto libero, era ancor sempre in alcuni lembi d’Italia l’oppressore che veniva da Oltralpe e parlava un’altra lingua. Si mobilitava l’opinione pubblica all’odio contro lo straniero col miraggio delle terre irredente; salvo ritornare nel momento più ...
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Come indicò Saussure (1916), la linguasi può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] da c o da g […], quella sillaba, fuori di dui casi, sempre è aspirata, et nessuna altra in tutta la toscana lingua è aspirata, sì come fuoco, luogo, allaga, vaghi, piaghe, agevole, placido, et altri con questi; perché in tutte queste sillabe se li dà ...
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Comunità
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il termine 'comunità', derivato dal latino communis, appartiene al linguaggio corrente ma anche al linguaggio di molte discipline: con significati tecnici di non facile [...] di quanto non credano e di quanto non scrivano, ma spesso si osserva che comunità è un termine che fa da ponte, pur società; ma parlare di 'cattiva comunità' è contrario al senso della lingua". Si parla di "comunità di luogo, di costume, di fede - ma ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] (dal basso verso l’alto) nella cavità orale. Articolando, nell’ordine, [i], [e], [ɛ] fino ad [a] la linguasi abbassa progressivamente; lo stesso accade pronunciando [u], poi [o], poi [ɔ] e infine [ɑ]. I gradi di innalzamento sono dunque i seguenti ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] parlata “di tinta scritta” è […] la norma, specie nell’Italia Settentrionale e Meridionale, in cui […] la linguasi apprende in minor parte per la via degli orecchi e in maggior parte per la via degli occhi».
Visto che la norma è data dalla grafia ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] scrittore straniero in italiano ha dovuto affrontare, volente o nolente, consapevole o meno, una sua personale ‘questione della lingua’: si è dovuto costruire il ‘suo’ italiano, anche là dove lo trovava apparentemente bell’e pronto (cfr. Brugnolo ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , considerati presto come un felice approdo della società italiana a una condizione che sdrammatizzava lo scontro dialetto-lingua. Si tratta, come il termine lascia comprendere, del prodotto dell’influenza del dialetto familiare e ambientale sull ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] w]ovo e p[j]ano; ➔ semivocali).
Nel modo laterale, l’aria fuoriesce in modo non turbolento ai lati della lingua, che si è spostata in avanti in modo che la punta tocchi gli alveoli superiori nella parte centrale, subito dietro agli incisivi superiori ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] B. parla dell'aiuto di amici nella versione di brani da altre lingue (ebraico, punico, arabo, greco), nella correzione dei codici e nel ringiovanimento della lingua ("si nimis obsoleta, ad usum nostrum sermonemque redigerem": Querini, pp. 133 s.); e ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...