Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] amori nient'affatto straordinarî, affetti coniugali e familiari; canta insomma realisticamente le piccole cose d'ogni giorno nella lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci ...
Leggi Tutto
Navigatore cartaginese, forse della seconda metà del 5º sec. a. C.. noto per il periplo intorno alle coste occidentali dell'Africa. Partito con una flotta di 60 navi, condusse con sé molte migliaia di [...] Da Timiaterio (attuale Mehdia, alla foce del Sebu), A. si spinse fino all'isola di Cerne (Arguin ?). Poi il viaggio proseguì Noto (Gabon ?), ove videro un'isola popolata da indigeni. Poco si sa del viaggio di ritorno. La relazione, scritta in punico, ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico e scrittore romeno (n. 1624 - m. Stryj, Polonia, 1694). Di origine probabilmente macedo-romena, fu vescovo di Husi e poi di Roman; quindi (1671-1686), quando si rifugiò in Polonia al seguito [...] dallo slavo, e rielaborati, il che consentì l'adozione ufficiale del romeno come lingua dei servizî religiosi. La sua principale opera, accanto ai quattro volumi di Viaţa, şi petrecerea svinţilor ("Vita e morte dei Santi", 1682-1686), è Psaltirea în ...
Leggi Tutto
Linguista italiano (n. Cuneo 1972). Conseguito un dottorato di ricerca a Royal Holloway, università di Londra, ha insegnato nelle università di Birmingham, Granada, Londra e Torino, è professore di Storia [...] della lingua italiana e di Sociolinguistica all’università di Reading. Ha lavorato come editor e ha svolto attività di consulenza su argomenti linguistici e interculturali presso enti pubblici e organizzazioni non governative. Le sue ricerche si sono ...
Leggi Tutto
Scolopio (n. presso Jędrzejów, voivodato di Kielce, 1700 - m. Varsavia 1773); scrittore politico e riformatore. Studiò e poi insegnò (1725-29) al Collegio Nazareno di Roma. Tornato in Polonia, si dedicò, [...] (fondò nel 1740 il Collegium nobilium, in cui, limitando la preponderanza assoluta del latino, diede maggiore peso alla lingua materna, alle lingue straniere, alla storia e alle scienze), per assurgere poi, con l'opera O skutecznym rad sposobie ("Sul ...
Leggi Tutto
Scrittrice francese (Saint-Sauveur-en-Puisaye, Yonne, 1873 - Parigi 1954). Col suo primo marito, H. Gauthier-Villars (Willy), pubblicò i romanzi della serie di Claudine (Claudine à l'école, 1900; Claudine [...] hall, e continuò a scrivere. Nei suoi molti libri prevale una sottile ricerca psicologica, che si esprime stilisticamente per mezzo di una lingua pura, asciutta e precisa, anche se ricca di una sensibilità propriamente femminile: Dialogues de bêtes ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Metz 1928 - Pointe-à-Pitre, Guadalupa, 2006). Ebreo, perse quasi tutti i familiari nei campi di concentramento nazisti; combatté nella resistenza. A queste vicende s'ispirò il romanzo [...] 1938), che con il romanzo storico Pluie et vent sur Télumée miracle (1972; trad. it. 1975), con la prosa fantastica Ti-Jean l'horizon (1979) e con la pièce Ton beau capitaine (1987) si è messa in luce come una delle maggiori scrittrici antillane di ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. Morì suicida ...
Leggi Tutto
Medico (Firenze tra il 1215 e il 1223 - Bologna 1295). Insegnò medicina teorica a Bologna (dal 1260 circa), dove acquistò vasta fama come interprete dei testi classici della medicina greca e araba (quasi [...] e come medico pratico, sì da esser chiamato a Roma per curare papa Onorio IV nella sua ultima malattia. Si hanno di lui a stampa , Sulla conservazione della salute, composta per l'amico Corso Donati e dall'A. stesso tradotta poi in lingua latina. ...
Leggi Tutto
Letterato italiano (Milano 1850 - Lugano 1919). Scrittore di idee socialiste, partecipò alla sommossa del 1898 e si rifugiò subito dopo in Svizzera. È uno degli esponenti laterali, ma non per questo meno [...] significativi, della scapigliatura milanese, della quale espresse le punte più aspre e socialmente più risentite. Autore di poesie in lingua (Poesie e novelle in versi, 1887) e in dialetto (Bambann, 1891), è rimasto celebre soprattutto per il suo ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...