ZANNONI, Giovanni Battista
Mario Ferrigni
Letterato, nato a Firenze il 29 marzo 1774, ivi morto il 12 agosto 1832. Singolare figura di dotto e di archeologo: educato dai padri delle Scuole pie, fu abate; [...] che in piena discussione sulla fiorentinità della lingua mette in circolazione le più sfrontate espressioni atto costituito da un'unica scena fra due donne (di che l'autore si scusa) che è un capolavoro di dialogo.
Oltre agli Scherzi comici sono ...
Leggi Tutto
VOZNESENSKIJ, Andrej Andreevič
Cesare G. De Michelis
Poeta russo sovietico, nato a Mosca il 12 maggio 1933. Cresciuto nella zona più colta della capitale sovietica (suo padre era uno scienziato), si [...] (1962; trad. it. Antimondi, Roma 1962) in cui si palesa appieno la sua ripresa dei moduli d'avanguardia di poeti come 'ev, "Osveži mne jazyk, sovremennaja muza!" ("Rendimi fresca la lingua, musa moderna!"), in Literaturnaja gazeta, 8 luglio 1970. ...
Leggi Tutto
Poeta, nato a Settimo Milanese il 20 agosto 1874. In tempi di futurismo, ha assunto, per una singolare affinità spirituale, la lingua e il tono stesso dei poeti del Quattro e Cinquecento, quali il Boiardo, [...] Tuttavia, le forme espressive consacrate dalla tradizione letteraria, nelle quali l'ispirazione, pur sincera, compiacentemente si adagia, conferiscono spesso all'opera scarsezza d'interiore necessità, un che di dilettantesco: difetto che maggiormente ...
Leggi Tutto
VANNETTI, Clementino
Giulio Natali
Letterato, nato a Rovereto il 14 novembre 1754, morto ivi il 13 marzo 1795. Fu uno dei più fervidi campioni della purità della lingua italiana; i suoi spogli di autori [...] l'amicizia di S. Bettinelli, di M. Cesarotti e d'altri novatori. Dal suo carteggio, se fosse interamente raccolto, si potrebbe trarre un interessante giornale letterario dell'ultimo quarto del Settecento.
Scrisse in latino, fra l'altro, la vita di ...
Leggi Tutto
Poeta e critico letterario lituano, nato a Kiršai l'11 febbraio 1917. Compiuti gli studi ginnasiali a Vilkaviškis, studia lingua e letteratura lituana nelle università di Kaunas e Vilnius; e negli anni [...] 1937-38 è a capo del mensile letterario d'avanguardia Ateitìs ("Futuro"). Subito dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce in Occidente; prima a Monaco, dove dirige la rivista Aidai ("Echi"), e poi, dal 1949, negli Stati Uniti, dove attualmente ...
Leggi Tutto
REVE, Gerard Kornelis van het
Jeannette E. Koch Piccio
Scrittore nederlandese, nato ad Amsterdam il 14 dicembre 1923; si affermò con il romanzo De avonden ("Le serate", 1947), minuziosa descrizione [...] su questioni omosessuali, religiose e altro. I libri pubblicati dal 1972 al 1975, fra cui De taal der liefde ("La lingua dell'amore", 1972), sono delle variazioni sul tema dell'amore e possono essere considerati studi preparatori del romanzo Een ...
Leggi Tutto
Scrittrice americana, nata a Hillsboro (West Virginia) il 26 giugno 1892. I genitori erano missionari e la condussero nella primissima infanzia in Cina, dove frequentò le scuole, familiarizzandosi con [...] la lingua e il folklore cinesi. Recatasi in America a terminare gli studî, tornò poi in Cina e nel 1917 sposò il comprensione dell'animo dei contadini cinesi. La grandiosità quasi biblica si perde negli altri due romanzi della trilogia: Sons, 1932, ...
Leggi Tutto
Negli anni immediatamente precedenti la seconda Guerra mondiale la "Dante Alighieri" sviluppò notevolmente la propria organizzazione in Italia e all'estero, con circa un milione di iscritti. Il decennio [...] di coloro che nel mondo sono uniti dall'amore per la lingua e la civiltà italiana, con la massima snellezza organizzativa e con impongono alla "Dante" compiti vasti e delicati, che si riallacciano a quelli affrontati dal sodalizio nei primi anni della ...
Leggi Tutto
Poeta greco, nato ad Agrínion (Etolia) nel 1868, morto in navigazione verso l'Italia nel luglio 1920. Studiò a Missolungi, poi ad Atene e pubblicò, con lo pseudonimo di Pietro Basilikós, due raccolte poetiche: [...] . Tornato in Grecia allo scoppio della guerra mondiale si dedicò completamente all'attività letteraria e linguistica.
Come , ha portato un contributo notevole al rinnovamento della lingua neoellenica con spirito vivo e attento all'evoluzione del ...
Leggi Tutto
FREYRE, Gilberto de Melo
Ruggero Jacobbi
Sociologo e scrittore brasiliano, nato a Recife (Pernambuco) il 15 marzo 1900; il maggiore studioso di problemi culturali, in senso lato, dell'America latina. [...] Anche se si è occupato quasi esclusivamente del suo paese, ha posto le basi di un metodo d'investigazione degli eventi e coloro che contestano la visione sociologica di F. riconoscono in lui un grande scrittore, un maestro nell'uso della lingua. ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...