Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] (dal basso verso l’alto) nella cavità orale. Articolando, nell’ordine, [i], [e], [ɛ] fino ad [a] la linguasi abbassa progressivamente; lo stesso accade pronunciando [u], poi [o], poi [ɔ] e infine [ɑ]. I gradi di innalzamento sono dunque i seguenti ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] parlata “di tinta scritta” è […] la norma, specie nell’Italia Settentrionale e Meridionale, in cui […] la linguasi apprende in minor parte per la via degli orecchi e in maggior parte per la via degli occhi».
Visto che la norma è data dalla grafia ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] scrittore straniero in italiano ha dovuto affrontare, volente o nolente, consapevole o meno, una sua personale ‘questione della lingua’: si è dovuto costruire il ‘suo’ italiano, anche là dove lo trovava apparentemente bell’e pronto (cfr. Brugnolo ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , considerati presto come un felice approdo della società italiana a una condizione che sdrammatizzava lo scontro dialetto-lingua. Si tratta, come il termine lascia comprendere, del prodotto dell’influenza del dialetto familiare e ambientale sull ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] alcune ragioni del dibattito sono da ricondurre alle caratteristiche specifiche della storia d’Italia, paese in cui la linguasi è splendidamente sviluppata in assenza di uno Stato politico, come strumento pressoché esclusivo di una comunità di dotti ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] w]ovo e p[j]ano; ➔ semivocali).
Nel modo laterale, l’aria fuoriesce in modo non turbolento ai lati della lingua, che si è spostata in avanti in modo che la punta tocchi gli alveoli superiori nella parte centrale, subito dietro agli incisivi superiori ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] dell’italiano neostandard (o italiano dell’uso medio).
La storia della radio italiana, anche per quanto riguarda la lingua, si può schematicamente articolare in tre grandi periodi: dalle prime trasmissioni (1924) alla fine del fascismo; dal 1945 al ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] Grassi 1987; per il finnico cfr. Suomela-Härmä & Härmä 1991; per valutare la produttività di un suffisso in una linguasi vedano, dove esistono, i dizionari inversi, per es. Landi 1991 per l’albanese).
Un prestito può essere più o meno adattato ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] burocrazia e ai giornali un ruolo centrale nel processo di unificazione della lingua. Si pongono così le basi per la nascita di un linguaggio giornalistico autonomo, quale si formò tra Ottocento e Novecento, sulla spinta di fattori diversi, esterni e ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] scelgono di dibattere temi di interesse comune (De Caprio 1982). Appare emblematico che le origini della ➔ questione della linguasi possano quasi far coincidere con uno di questi cenacoli, gli Orti Oricellari a Firenze, in quanto proprio qui il ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...