Scrittore italiano (Oneglia 1846 - Bordighera 1908). Ufficiale e combattente del 1866, abbandonò la carriera militare (da cui trasse ispirazione per i bozzetti raccolti in La vita militare, 1a ed. 1868) [...] scuola e casa (1892), di cui fa parte il racconto La maestrina degli operai (pubbl. da solo, 1895). Del problema della linguasi occupò, da un punto di vista manzoniano, ma con criterî ormai arretrati, in L'idioma gentile (1905). Nell'amore per il ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] ", cioè quanto mai scelta e schiva, per primo risolutamente afferma che tale lingua non è quella che comunemente si parla in qualsiasi luogo d'Italia, ma è una lingua al di fuori delle contingenze pratiche, che ciascun poeta conquista mediante lo ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] scienza del concetto puro, 1909; Filosofia della pratica, 1909), a cui poi si aggiunse la Teoria e storia della storiografia, 1917 (uscita però già nel 1915 in lingua tedesca a Tubinga: Zur Theorie und Geschichte der Historiographie). Altri scritti ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] ricerche neurologiche non sono di minore importanza. La scoperta dei recettori sensoriali linguali (De lingua, 1665) e cutanei (De externo tactus organo, 1665) si inserisce in una più ampia ricerca neuroanatomica. Nel De cerebro (1665) affermò che la ...
Leggi Tutto
Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] della persona, la somma discrezione e prudenza, fecero sì ch'egli esercitasse per circa un trentennio una vera il Boccaccio, e diede una delle prime grammatiche della nostra lingua, riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già ...
Leggi Tutto
Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] la 3ª, incompleta, a Napoli nel 1835. Le prime edd. critiche si debbono a F. Moroncini: Canti (2 voll., 1927); Operette morali politico di G. L., 1984; Le città di G. L., 1987; Lingua e stile di G. L., 1991); cura una Bibliografia analitica (il volume ...
Leggi Tutto
Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] italiana non deve essere fiorentina né toscana, ma una lingua comune a tutta Italia, già esistente nel fondo dei vari (1548) è derivata da Plauto e da esempi ellenici, che T. si illuse di fondere tra loro. Ma tutte queste opere testimoniano che in ...
Leggi Tutto
Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] una notevole sostanza, si dedicò esclusivamente alle lettere. Apprese da Pier Vettori il greco e si erudì nel provenzale. Trissino, la fiorentinità della lingua italiana e l'importanza dell'uso nel costituirsi della lingua, e le Lezioni tenute ...
Leggi Tutto
Glottologo italiano (Genova 1897 - Firenze 1974), figlio di Luigi; prof. univ. dal 1927, ha insegnato glottologia nelle univ. di Cagliari, Padova, poi in quella di Firenze di cui è stato anche rettore [...] socio e, dal 1964, presidente dell'Accademia della Crusca. Socio nazionale dei Lincei (1956). Si è interessato particolarmente dei rapporti fra lingua e cultura nella fase delle origini indoeuropee (Origini indoeuropee, 1962), nell'Italia antica (Gli ...
Leggi Tutto
Filologo italiano (Modena 1878 - Roma 1942). Professore universitario a Friburgo (1905), a Torino (1921), a Roma (1928), fondò l'Archivum romanicum (1917); nominato accademico d'Italia nel 1932. Si occupò [...] , ecc.), di letteratura provenzale antica (I trovatori d'Italia, 1915; ecc.); del Rinascimento a Modena e Ferrara; di lingua e dialettologia italiana (L'Italia dialettale, 1916; Profilo linguistico d'Italia, 1940; ecc.), e di studî di teoria generale ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...