Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] e quella dei mathematici. Essi avevano in comune solo il geocentrismo e l'uniformità dei moti: ma mentre i secondi si rifacevano all'Almagesto e al suo sistema di epicicli e cerchi deferenti, per calcolare le posizioni degli astri e controllarle poi ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] le differenti situazioni politiche. Tra il 1793 e il 1797 si andrà via via liberando dai legami che lo tenevano stretto a della politica culturale austriaca. La resuscitata questione della lingua fu occasione per M., validamente sostenuto dal genero ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] libro), o della peste d'Atene (alla fine del VI), non si distaccano dal poema "dottrinale", apparentemente arido e duro, ma sono Nella ricerca della sua singolare espressione, L. foggia la sua lingua e il suo verso, l'esametro, il classico metro del ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] 63 (col 265-64 terminava l'opera di Timeo) al 220-19; col libro 5º si giungeva al 216 a. C., col 15º al 202, col 29º al 168. Dell' apertamente polemizza. La sua storia invece è espressa in una lingua austera, con uno stile «ufficiale» e tecnico, non ...
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Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] complesso di colpa e di un complesso paterno. La critica esistenzialistica vi legge l'avventura dell'uomo che, senza difese, si affaccia sugli abissi del nulla e dell'angoscia. Di contro, la critica legata alla teologia della crisi ravvisa in K. la ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] è un maestro; egli foggia, seguendo le necessità della lingua latina, i già noti senarî giambici e versi quadrati in e di risultati. Ma la vera originalità di P. non si può rintracciare se non nel suo temperamento travolgente, nella sua comicità ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] della migliore poesia dialettale italiana.
Vita e opere
Si fece dapprima conoscere come pittore e disegnatore, specialmente in pubblico i propri versi). Egli scrisse anche poesie in lingua: bozzetti, diari di viaggio, ecc., ricchi di tipi, scene ...
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Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] lo Stato non c'è (1991). I romanzi di B.J. si ispirano al mondo dei folli, degli esclusi, dei diversi: la È questo l'Islam che fa paura, pubblicato in prima edizione in lingua italiana, e Contes coraniques (2015; trad. it. 2015); il romanzo ...
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Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] soggiorno nei paesi del Nordafrica, dove si era recato per studiare la lingua araba, ha tratto ispirazione per il di uno schiavo indiano citato in un manoscritto del 12° sec. si muove tra Egitto e India, trascorrendo dall'universo medievale con le ...
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Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale [...] B. è stato sensibile sempre ai problemi di metodo (si veda il profilo, curato con Jean Starobinski, Filologia e , ha fondato l'"Associazione Internazionale per gli studi di Lingua e Letteratura Italiana", e ha diretto le riviste Lettere Italiane ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...