Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran [...] la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua. B. ha collaborato con alcuni giornali, tra cui Il e artistico, ha tratto l’omonimo film. Tra le altre opere si ricordano: Le sacre nozze (1969), Lettera alla madre (1988, Premio Rapallo ...
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Poeta latino (4º-5º sec. d. C.), nato in Alessandria d'Egitto, visse a Roma dal 395 d. C. al 404 (forse data della sua morte) e frequentò la corte imperiale; fra il 400 e il 401 ottenne la dignità di patrizio. [...] Fu pagano ed ebbe come lingua nativa il greco: apprese il latino dallo studio dei classici. Con vena copiosa, ma e la Deprecatio ad Hadrianum (396). Fra i carmi in greco si ricorda una Gigantomachia, di discussa attribuzione a C., poemetto in 77 ...
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Scrittore statunitense di origine greca (n. Detroit 1960). Conseguiti la laurea alla Brown University e un master alla Standford University, si è trasferito a New York, dove ha iniziato a collaborare con [...] figure emblematiche di un ignoto e oscuro disagio. Nel 2003 si è aggiudicato il premio Pulitzer con Middlesex (2002; trad. America, resa in chiave tragicomica e paradossale attraverso una lingua ricca e duttile, creativa e dotata di grande capacità ...
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Pseudonimo della scrittrice belga di lingua francese Françoise Lilar (Anversa 1930 - Bry-sur-Marne 2016), figlia di S. Lilar. Stabilitasi a Parigi nel 1949, si rivelò con il romanzo Le rempart des béguines [...] tratto alimento per una scrittura in cui alla sottigliezza dell'analisi psicologica si unisce il gusto dell'ironia e della satira. Tra i suoi romanzi successivi, tradotti in più lingue: Les mensonges (1956), che anticipa i modi del Nouveau roman; L ...
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Scrittore provenzale (Maillane, Bocche del Rodano, 1830 - ivi 1914), premio Nobel per la letteratura nel 1904. Sull'esempio di J. Roumanille prese a verseggiare nel linguaggio nativo, con un poema di imitazione [...] M. attese pure a una vasta opera di carattere filologico, il vocabolario della lingua provenzale intitolato Lou tresor dóu felibrige (2 voll., 1879-86), e si dedicò attivamente allo studio dell'etnografia e del folclore provenzali sia attraverso gli ...
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Poeta italiano (Affori, Milano, 1915 - Roma 2003). Formatosi nel clima ermetico, si volse presto verso operazioni di programmatica trasgressione della lingua letteraria, fino alla scelta, maturata negli [...] anni Sessanta, dell'abbandono della lingua italiana a favore dell'area linguistica francese. Frutto di questa vocazione sperimentale furono i testi pubblicati in collaborazione con Mirko, Burri, Novelli, Nuvolo e altri, i libri-oggetto e i libri- ...
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Pusterla, Fabio. – Poeta e critico letterario svizzero di lingua italiana (n. Mendrisio, Canton Ticino, 1957). Laureato a Pavia in dialettologia italiana, al primo volume di versi Concessione all’inverno (1985) [...] Cenere, o terra (2018) e Tremalume (2022) e i testi autobiografici Quando Chiasso era in Irlanda (2012), Una luce che non si spegne. Luoghi, maestri e compagni di vita (2018), Truganini (2021) e il poema Requiem per una casa di riposto in Lombardia ...
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Scrittore spagnolo (n. Barcellona 1948). Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera di critico cinematografico scrivendo per le riviste Fotogramas, Bocaccio e Destino. Negli anni Settanta [...] stile ironico, che spesso confonde realtà e finzione, V.-M. è uno degli autori in lingua spagnola più apprezzati e tradotti. Tra le sue pubblicazioni si ricordano El viaje vertical (2000; trad. it. Il viaggio verticale, 2006), Doctor Pasavento (2005 ...
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Drammaturgo nordirlandese (Killyclogher, Tyrone, 1929 - Greencastle 2015). Insegnante di scuola elementare e media a Londonderry, esordì con storie brevi (The saucer of larks, 1962; The gold in the sea, [...] Field day theatre company, dove, oltre alle proprie commedie, ha rappresentato Sofocle e Molière, incoraggiando la lingua regionale. Tra gli ultimi lavori si ricordano ancora gli adattamenti da testi di Čechov Uncle Vanya (1998), The Yalta game (2001 ...
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Rasy, Elisabetta. – Giornalista e scrittrice italiana (n. Roma 1947). Laureatasi in Storia dell’arte, negli anni Ottanta ha fondato con P.V. Tondelli e A. Elkann la rivista Panda. Ha collaborato con varie [...] letterario, molti dei quali dedicati alla scrittura femminile (La lingua della nutrice, 1978; Le donne e la letteratura, 1984 1998, spesso di argomento parzialmente autobiografico, tra i quali si ricordano: Tra noi due (2002), La scienza degli addii ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...