Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] fu il declinare del cosiddetto y. occidentale nei paesi di area tedesca, mentre nell’Europa dell’Est la linguasi diffuse paradossalmente anche grazie agli scrittori illuministi, che avevano riconosciuto nello y. l’unico mezzo linguistico con cui ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] i forti mutamenti fonetici, soprattutto nel vocalismo, che contraddistinguono l’inglese moderno. Nel 18° sec. si ebbe un maggiore raffinamento della vigorosa lingua di W. Shakespeare e di J. Milton per l’influenza di grandi prosatori e di grammatici ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] più recenti un attimino 'un po'', non esiste 'no', qual è il problema? 'che cosa vuoi/vuole?'). L'attenzione alla linguasi fa sentire anche tra i legislatori: l'educazione linguistica ha ispirato largamente i programmi d'italiano per la scuola media ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] ispirati alla G. eterna, e che usò la demotica anche nei numerosi e acuti scritti saggistici. Il dibattito sulla linguasi riaccese quando I. Psychàris dimostrò, con il singolare romanzo-manifesto Tò taxìdi mou («Il mio viaggio», 1888), che le ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] diffusa nel mondo slavo e orientale, ma non mancano esempi, specie nella novellistica popolare, di opposto procedimento.
Nella linguasi accentua il fenomeno che ha avuto inizio in età ellenistica con l’atticismo ed è continuato con la diglossia nel ...
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Fisica
Livello energetico
Nell’ambito della fisica quantistica, ognuno dei valori discreti che può assumere l’energia di un sistema, per es. un atomo, o di una particella in un sistema, per es. un elettrone: [...] , una delle diverse parti in cui si articola o uno dei diversi piani su cui si realizza il sistema linguistico.
Con significato più generale, livello di lingua, le varie utilizzazioni che, di una stessa lingua, si fanno, anche da parte delle stesse ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota [...] di capacità distintiva (cioè capaci di differenziare due unità d’ordine più complesso). I f. di una linguasi individuano in base alla differenza acustica delle diverse combinazioni di un più piccolo numero di coefficienti acustico-articolatori ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] del l. parlato o come espressione di stati d’animo.
Il l. umano si può considerare come costituito da due aspetti: uno extra-individuale (la lingua che si parla) e uno individuale (la parola); le informazioni che esso trasmette hanno tre funzioni ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] talvolta superata nei dettagli.
Oggi l'ebraico come lingua parlata si è ormai stabilizzato, ed è la prima lingua della massima parte degli Israeliani nati nel paese o giuntivi da bambini; come seconda linguasi fa sempre più strada l'inglese, e come ...
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Glottologo italiano (Genova 1897 - Firenze 1974), figlio di Luigi; prof. univ. dal 1927, ha insegnato glottologia nelle univ. di Cagliari, Padova, poi in quella di Firenze di cui è stato anche rettore [...] socio e, dal 1964, presidente dell'Accademia della Crusca. Socio nazionale dei Lincei (1956). Si è interessato particolarmente dei rapporti fra lingua e cultura nella fase delle origini indoeuropee (Origini indoeuropee, 1962), nell'Italia antica (Gli ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...