Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] ) o su più l. moderne (Esperanto, Occidental, Latino sine flexione). Intermedi tra i due tipi sono il Volapük e la Lingua azzurra. Tutte queste l., create da individui e proposte e diffuse da istituti e associazioni, hanno avuto un uso molto limitato ...
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Lingua o dialetto facente parte del gruppo di lingue di origine indoeuropea che, dapprima parlate dagli antichi Germani, si sono poi diffuse a costituire tre vasti gruppi: a) orientale, rappresentato dal [...] e dal danese; c) occidentale, rappresentato dal longobardo, estintosi verso il 9° sec., dal gruppo dei dialetti inglesi (anglo, sassone, iuto), dal tedesco e dal frisone. Caratteristica delle lingue g. è la mutazione consonantica (Lautverschiebung). ...
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Lingua in cui gli elementi lessicali sono portatori soltanto di significato e le determinazioni morfologiche sono indipendenti. Una lingua i. non ha declinazioni o flessioni, non si esprime tramite modificazioni [...] delle parole; è costituita da due ingredienti: da una parte il lessico, che consta di parole significanti, invariabili e autonome; dall’altra i mezzi morfologici, quali la varietà di collocazione nella ...
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La lingua usata per molti secoli nel bacino del Mediterraneo nei rapporti di commercio tra Europei, Arabi e Turchi (e ancora, qua e là, vivente), costituita da un lessico prevalentemente italiano e spagnolo [...] poche voci arabe, e da un sistema grammaticale estremamente semplificato. Estensivamente si chiamano l. tutti quei tipi di lingue miste, sorte per necessità pratiche di comunicazione in zone o ambienti dove vengono a contatto gruppi linguistici assai ...
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brètone, linguaLingua celtica parlata in Bretagna. Il b. è imparentato con le lingue celtiche insulari, in particolare cornico e gallese: attorno al 5° sec. d.C. i bretoni, popol. appartenente a questo [...] gruppo linguistico, emigrarono dalle isole omonime insediandosi nell'antica Armorica. Si stima sia oggi parlato da ca. 270.000 persone. Lo Stato francese non riconosce il b. come lingua ufficiale in ambito amministrativo. ...
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flessiva, lìngua Secondo una classificazione morfologica, la lingua in cui derivazione e flessione avvengono per mutamento di tema o di radice, o per addizione e fusione al tema di suffissi, che di solito [...] danno più indicazioni (per es., negli aggettivi it., numero e genere). Le l.f. (per es. quelle indoeuropee e semitiche) si differenziano così dalle lingue isolanti e da quelle agglutinanti. ...
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In linguistica sono dette a. le lingue nelle quali è normale il processo di agglutinazione: al tema del vocabolo vengono congiunte, per determinarlo, una o più postposizioni aventi ciascuna una sola funzione [...] (per es. in ungherese haz "casa", haz-ak "case", haz-ban "nella casa", haz-ak-ban "nelle case"). Tra le lingue a. si annoverano quelle polinesiane o quelle uraloaltaiche. ...
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La lingua dei Turchi ottomani. Documentata fin dal 14° sec., appartiene al ramo meridionale delle lingue turche ed è tra queste la lingua più importante, non solo perché su di essa è basata la lingua letteraria [...] e ufficiale, ma anche perché ha formato, dal 16° al 19° sec., una koinè linguistica in tutto l’Impero turco ...
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INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] non solo per la tendenza a importare forme da altre lingue, ma soprattutto per la presenza di vari meccanismi derivativi e possedere un numero di parole maggiore di quello di ogni altra lingua (si ritiene un po' superiore alle 300.000).
Attraverso ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] e durante la prima metà del 19° in Europa orientale, si assiste a una rinascita dell'ebraico anche come lingua laica e nuovamente parlata. Si tratta dell'epoca che in ebraico viene chiamata haśkālāh (che significa, letteralmente, appunto "illuminismo ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...