FERDINANDO (Ferrán) di Maiorca
Andreas Kiesewetter
Nacque tra il 1275 e il 1280, terzogenito di re Giacomo II di Maiorca e di Esclaramunda di Foix. Sulla sua giovinezza si hanno scarsissime notizie; [...] presto ad un accordo e Délicieux e Patrice offrirono a F. la signoria su Carcassonne e, se possibile, sull'intera Linguadoca. Tuttavia, prima che il complotto venisse messo in atto, il francescano e Patrice vollero consultare il popolo di Carcassonne ...
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Orleans, Gaston duca d'
Orléans, Gaston duca d’
Figlio terzogenito di Enrico IV e di Maria de’ Medici (Fontainebleau 1608-Blois 1660). Strumento dell’aristocrazia francese restia a sottomettersi alla [...] sferrò una violenta campagna di libelli contro il governo francese; prese parte all’insurrezione del duca di Montmorency in Linguadoca, complottò contro il cardinale Richelieu (1637) e fu coinvolto anche nella congiura del marchese di Cinq-Mars (1642 ...
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Generale e diplomatico francese (Castelnaudary 1761 - Montauban 1828), discendente di François; nella campagna d'Italia del 1796-97 col Bonaparte, diresse il genio pontieri; partecipò poi alla spedizione [...] (1815) si ritirò a vita privata; pubblicò opere di idraulica, geografia e arte militare e una Histoire du canal du Midi (2 voll., 1804) per rivendicare al suo avo François A. (v.) l'ideazione e la progettazione del canale della Linguadoca. ...
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Teologo, filosofo e scrittore spirituale (Sérignan, Béziers, 1248 - Narbona 1298). Si impose presto come uno fra i teologi più apprezzati e discussi dell'ordine: egli sostenne infatti una interpretazione [...] lettorati dell'ordine e a S. Croce di Firenze ebbe fra i suoi scolari Ubertino da Casale. Tornato in Linguadoca, continuò la sua attività instancabile fino alla morte.
Opere
Delle sue opere filosofiche vanno specialmente ricordate le Quaestiones in ...
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Figlio (n. forse Poissy 1215 - m. presso Tunisi 1270) di Luigi VIII, cui successe (1226) sotto la tutela della madre, Bianca di Castiglia, che seppe affrontare con successo una rivolta dei baroni e raggiungere [...] al tempo stesso la posizione giuridica e le prerogative della monarchia. Dovette lottare contro varî tentativi di rivolta nella Linguadoca, costringendo il conte di Tolosa a piegarsi (1243). Con abile mossa L. combinò il matrimonio tra il fratello ...
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BONSI, Clemente
Bernard Barbiche
Nacque nel 1598 da Pietro e da Lucrezia Manelli. All'indomani del conclave che aveva portato all'elezione di papa Gregorio XV, lo zio del B., il cardinale Giovanni Bonsi, [...] ), uno dei quali fissava l'istituzione di un ufficio d'élection inciascuna delle ventidue diocesi della Linguadoca.
Gli Stati di Linguadoca, riuniti a Pézenas, rifiutarono di registrare quest'editto che attentava ai loro privilegi fiscali. Tre anni ...
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DELLA TORRE, Raffaele
Salvatore Adorno
Nacque a Genova da Vincenzo figlio dell'uomo politico, giurista e storico Raffaele, nel 1646. Educato alla corte di Firenze dove era stato mandato in qualità di [...] che trasportava oro da Genova a Livorno. Immediatamente sospettato, abbandonò soci e bottino rifugiandosi in Provenza e in Linguadoca. Riconosciuto colpevole, fu condannato a morte in contumacia e alla confisca dei beni.
Ricevuta la notizia della ...
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Francescano (Lisbona 1195 circa - Arcella, Padova, 1231), prima di entrare nell'ordine studiò teologia a Lisbona e Coimbra; in seguito fu predicatore, soprattutto in Italia settentrionale. Scrisse opere [...] 'Italia settentrionale e poi per due anni (1225-27) nella Francia meridionale combattendo gli Albigesi della Provenza e della Linguadoca; fu guardiano a Limoges e insegnò a Montpellier e Tolosa. Dal 1227 al 1230, fu ministro provinciale dell'Emilia ...
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Scultore (sec. 12º). Il suo nome ricorre in cinque epigrafi latine (falsificazione del sec. 18º l'epigrafe volgare riferita a Nicolao scolptore nel duomo di Ferrara) che documentano l'attività svolta nella [...] il 1139). Gli viene inoltre attribuito il portale sud del duomo di Piacenza. Le sue opere, spesso eseguite con numerosi aiuti, rivelano l'influenza di Wiligelmo accanto alle suggestioni derivate dalla scultura della Linguadoca e dall'arte bizantina. ...
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Cancelliere di Filippo il Bello (n. Saint-Félix de Caraman 1260 circa - m. 1313). Dopo essersi dedicato con successo alla vita militare e agli studî giuridici (nel 1291 già insegnava diritto a Montpellier), [...] : nell'ambito del processo alla memoria di Bonifacio VIII, nella politica di espulsione dalla Francia degli Ebrei di Linguadoca (1306), sia infine collaborando (1307) alle pratiche conclusesi con la soppressione dell'ordine dei Templari. Nel 1309 fu ...
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rigaudon
〈riġodõ′〉 (o rigodon) s. m., fr. [etimo incerto] (com. anche le forme italianizzate rigodóne, rigdóne e riddóne, rigolóne). – 1. a. Danza vivace, originaria della Provenza o della Linguadoca, diffusasi nella prima metà del 17° sec....
narbonese
narbonése (o narbonènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Narbonensis]. – Di Narbóna, città della Francia merid. (fr. Narbonne); nativo o abitante di Narbona. Come s. m., il Narbonese (fr. Narbonnais), regione della Francia mediterranea,...