salto
salto [Der. del lat. saltus -us "atto ed effetto del saltare", dal supino saltum di salire "saltare"] [LSF] (a) Generic., variazione finita di una grandezza fisica, come, per es., il s. idraulico [...] ): v. meccanica quantistica: III 702 b. ◆ [TRM] S. termico: differenza tra temperature. ◆ [ELT] [INF] Costrutto di s.: v. linguaggidiprogrammazione: III 425 b. ◆ [FSD] Meccanismo di s. per solidi amorfi: v. conduzione elettrica nei solidi: I 692 f. ...
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array
Mauro Cappelli
Struttura di dati complessa impiegata in molti linguaggidiprogrammazione per la gestione di insiemi ordinati di dati. Spesso, mutuando il linguaggio dalla matematica, gli array [...] variabili dello stesso tipo identificate con un unico nome simbolico e da un indice intero positivo. Ogni linguaggiodiprogrammazione presenta una propria sintassi per descrive i vettori. In generale, la sintassi è per es. tipo nome [lunghezza]. Un ...
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codice
còdice [Der. del lat. codex -icis, originar. parte interna del fusto degli alberi, poi tavoletta su cui scrivere e infine, per estensione, libro manoscritto in fogli, in contrapp. al libro in [...] [INF] C. ciclico: v. trasmissione di dati: VI 307 c e informazione, teoria di Hamming: v. informazione, teoria dell': III 201 e. ◆ [INF] C. di macchina: per un calcolatore elettronico, lo stesso che linguaggio macchina: v. linguaggidiprogrammazione ...
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linguaggio assembler
Mauro Cappelli
Linguaggiodiprogrammazione le cui istruzioni sono composte da stringhe alfanumeriche corrispondenti in modo biunivoco alle istruzioni elementari dell’unità di elaborazione [...] -operazioni (per es., per la generazione di dati), si ottenne un ambiente diprogrammazione più orientato all’utente, che impresse una spinta decisiva per lo sviluppo successivo dei linguaggidiprogrammazione ad alto livello.
→ Computer science ...
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overloading
Mauro Cappelli
Caratteristica di un linguaggiodiprogrammazione che consente a un oggetto di avere significati diversi a seconda del contesto. Con lo stesso nome di overloading (letteralmente, [...] inizializzare una classe con i valori iniziali desiderati. La proprietà dell’overloading, che rappresenta una forma di polimorfismo, è tipica dei linguaggidiprogrammazione orientati agli oggetti, come Java e il C++.
→ Programmazione, linguaggidi ...
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JIT
Mauro Cappelli
Sigla della locuzione inglese just in time, rappresenta una modalità di compilazione di tipo dinamico che consente di migliorare le prestazioni dilinguaggidiprogrammazione che [...] code. Il byte code è una specie dilinguaggiodi livello intermedio tra il linguaggio macchina e un linguaggio ad alto livello, usato per la descrizione delle operazioni contenute in un programma. Un compilatore JIT consente la traduzione del byte ...
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ADA
ADA (a) [FSN] Sigla di anello di accumulazione, attribuita al primo anello di accumulazione a fasci di elettroni e positroni, ideato da B. Touschek nel 1960 e realizzato presso i laboratori Nazionali [...] 154 Tab. 1.1. (b) [ELT] [INF] Linguaggiodiprogrammazione, introdotto nel 1978 dal Dipartimento della difesa degli SUA e intitolato alla memoria di Ada Augusta Lovelace, figlia di Lord Byron e programmatricedi Charles Babbage; si può considerare un ...
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FORTRAN
FORTRAN 〈fòrtran〉 [ELT] [INF] Termine tratto dalla locuz. ingl. FOR(mula) TRAN(slation) "traduzione di formule" che indica un linguaggiodiprogrammazione per calcolatori elettronici orientato [...] in generale, scientifici, quindi il più usato in ambito tecnico-scientifico; è basato su una codificazione semplice delle formule matematiche, mediante gli ordinari simboli algebrici e opportune istruzioni: v. linguaggidiprogrammazione: III 425 f. ...
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PROLOG
PROLOG 〈prològ〉 [ELT] [INF] Sigla di pro(gram-ma) log(ico) per indicare un linguaggio logico diprogrammazione in cui il programma è costituito da un insieme di asserzioni e di regole su un insieme [...] di oggetti e sulle relazioni che li legano, chiamato base di conoscenza: v. linguaggidiprogrammazione: III 428 e. ...
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APL
APL 〈éi-pi-èl o, all'it., a-pi-èlle〉 [INF] Sigla dell'ingl. A Programming Language, titolo del libro di K. Iverson, 1962, in cui fu descritto il linguaggiodiprogrammazione indicato con la sigla [...] medesima: v. linguaggidiprogrammazione: III 427 c. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...