GUERRA, Alfonso
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 25 genn. 1845, da Camillo, noto pittore, e da Nicolina Ametrano. Sotto la guida del padre, il G. intraprese lo studio del disegno; in seguito [...] suoi primi lavori di architettura aderiscono ai principî formali di un quattrocentismo toscano rivisitato in chiave l'adesione controllata, non priva di originalità, ai linguaggi architettonici moderni, il quartiere per le Manifatture cotoniere ...
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GABRIELE di Battista
Carlo La Bella
Non si hanno notizie sulla data di nascita, la formazione e la produzione giovanile di questo scultore, originario di Como, la cui prima indicazione nota risale al [...] risultato di un'attenta emulazione delle soluzioni formali più tarde di Francesco Laurana la cui " nel Privilegium del 1487, in I mestieri. Organizzazione, tecniche, linguaggi. Atti del II Convegno internaz. di studi antropologici siciliani, Palermo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Complessa figura di virtuoso della tastiera, compositore e intellettuale aperto agli stimoli [...] e di plasmare la materia travalicando i tradizionali schemi formali. In quest’ottica, il virtuosismo trascendentale lisztiano è e di cogliere le corrispondenze nascoste tra i due linguaggi, promuovendo una più ampia esperienza estetica.
Altri pezzi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la circolazione di modelli musicali tra cultura di tradizione [...] scrittura è determinante per lo sviluppo delle nuove tendenze formali e stilistiche della musica. La canzone strumentale, scritta, orientano quest’ultima verso l’acquisizione di nuovi linguaggi.
La grande diffusione secentesca di repertori da danza, ...
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MATERA, Giovanni
Davide Lacagnina
– Nacque a Trapani il 2 sett. 1653 da Leonardo e da Antonina Cangemi. Sin dalle fonti più antiche il M. è ricordato come «Mastru Giuvanni lu pasturaru» (Romano, p. 249), [...] scenografiche dei suoi gruppi è esemplato su soluzioni formali e modelli propri della plastica del contemporaneo Giacomo , se non nei termini generali di una comune adesione ai linguaggi della più nobile e accreditata statuaria barocca e di G.L ...
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MONTEVERDI, Giulio Cesare
Rodobaldo Tibaldi
MONTEVERDI, Giulio Cesare. – Figlio di Baldassarre e di Maddalena Zignani, e fratello minore di Claudio, nacque a Cremona e fu battezzato il 31 dicembre 1573 [...] si vedono nella coesistenza di mottetti scritti in un linguaggio contrappuntistico di transizione, con basso continuo ad libitum, e di composizioni che anticipano le articolazioni formali recitativo- aria dei decenni successivi (Bonomo, 1999, pp. 236 ...
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L'Oulipo: la creazione letteraria tra gioco e matematica
L’Oulipo: la creazione letteraria tra gioco e matematica
A metà del Novecento, la Francia matematica visse l’originale esperienza del bourbakismo. [...] termine con il quale si intende ciò che esiste in potenza nel linguaggio e nella letteratura e che può essere fatto emergere attraverso una serie di restrizioni formali (contraintes) capaci di generare nuove forme e strutture. La creazione letteraria ...
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NARICI, Francesco
Eleonora Chinappi
NARICI (Narice), Francesco. – Nacque a Sestri (Genova) nel 1719.
Il suo profilo biografico fu tracciato a metà Ottocento da Federico Alizeri (1864), il quale ipotizzò [...] un forte legame con i modi di Cestaro, unito a un'eleganza formale mutuata da De Mura. Al periodo compreso tra il 1766 ed 1767 il tentativo di ricercare una propria autonomia di linguaggio nella quale oltre ai consueti riferimenti all’opera di ...
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architettura sostenibile
architettura sostenìbile locuz. sost. f. – Per a. s. non si intende un ambito disciplinare ben delineato, con caratteristiche e stilemi codificati, ma una modalità di approccio [...] , un’estrema varietà di indirizzi linguistici e ricerche estetiche: forme e linguaggi diversi mostrano un’estrema attenzione tanto all’innovazione tecnologica quanto all’invenzione formale, portando, spesso nell’opera di uno stesso architetto, sia ad ...
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Vedi SARSINA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARSIΝA (v. vol. vii, p. 57 e S 1970, p. 701)
J. Ortalli
L'esplorazione di una vasta area nel settore SE della città (ex Seminario) ha fornito un'importante [...] id., La via dei sepolcri di Sarsina. Aspetti funzionali, formali e sociali, in Römische Gräberstrassen. Selbstdarstellung, Status, Standard pp. 573-580; AA.VV., Sassina Sarsina, linguaggi e tradizione. Atti del Colloquio Internazionale, Sarsina 1990, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...