settoriali, linguaggi Varietà di una lingua utilizzate nell’ambito di determinati settori della comunità linguistica e caratterizzate dall’uso di una terminologia più o meno specializzata rispetto al lessico [...] , la locuzione è sempre più spesso sostituita da lingue speciali e circoscritta a indicare (in contrapposizione a linguaggi specialistici) linguaggi con un limitato grado di specializzazione e un’ampia area d’utenza, come, per es., quello usato ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] formata con elementi greci o latini (sono di questo tipo la maggior parte dei n. tecnici, scientifici e di altri linguaggisettoriali). Costituisce n. anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola già esistente; si parla allora di n. semantico, ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] dell’italiano (➔ lingua letteraria). La si vede spesso inseguire quella della realtà, dai dialetti alle varietà regionali ai linguaggisettoriali, magari in ironiche mescolanze come in ➔ Gadda.
La lingua della poesia, da parte sua, non si differenzia ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] di vita comuni.
Beccaria (1973) e Berruto (1987: 154-168) hanno messo in luce le differenze tra gergo e ➔ linguaggisettoriali: questi ultimi sono dotati di un lessico tecnico, gergale in senso lato soltanto perché non comprensibile ai non addetti ai ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] sia elementi largamente condivisi nell’uso colloquiale, sia caratteri propri dei registri formali (➔ registro) o dei ➔ linguaggisettoriali che prescindono dalla variazione regionale.
La variazione diatopica può essere messa in rapporto anche alla ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] , trivialismi (Torino 2000) di Valter Boggione e Giovanni Casalegno, che comprende anche un’ampia documentazione storica.
I ➔ linguaggisettoriali si distinguono per un lessico molto tecnico, di cui spesso nemmeno gli specialisti arrivano a venire a ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] /informale, e anche le differenze tra lingua comune e ➔ linguaggisettoriali) e la ➔ variazione diatopica interagiscono sempre con la variazione diamesica. Molti linguaggisettoriali, infatti, sono quasi esclusivamente scritti, così come le leggi ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] tutte le forme in cui si realizzano le lingue: lingua standard, ➔ dialetti, parlate locali, registri (➔ registro; ➔ linguaggisettoriali). L’articolazione di una lingua in varietà di diverso genere fu riconosciuta già da importanti autori di fine ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] ).
Un altro caso di varietà insieme diastratica e diafasica è il cosiddetto aziendalese, un linguaggiosettoriale (➔ linguaggisettoriali) vistosamente permeato di anglicismi, che si ritiene sia nato nelle filiali italiane delle grandi multinazionali ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] copre ogni forma di variazione situazionale e ogni tipo di varietà diafasica, inclusi quindi i ➔ linguaggisettoriali; oppure equivale a «linguaggiosettoriale».
Per la natura polisemica di registro e per l’uso di altri termini con significati affini ...
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settoriale
agg. [der. di settore]. – 1. Di settore, o diviso in più settori; nella tecnica, di cavi elettrici in cui i singoli conduttori sono aggruppati in modo da presentare, in sezione, la forma di settori di cerchio. 2. fig. Che riguarda,...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...