interprete
intèrprete [Der. del lat. interpres -etis "interprete", di origine incerta] [ELT] [INF] (a) In un calcolatore elettronico, programma per la traduzione in linguaggio macchina e immediata esecuzione, [...] istruzione per istruzione, diprogrammi applicativi formulati in linguaggi simbolici: v. linguaggidiprogrammazione: III 424 f. (b) Nei procedimenti di calcolo basati sull'uso di schede perforate, macchina che interpreta i fori già praticati nelle ...
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La vita artificiale
Thomas S. Ray
(ATR Human lnformation Processing, Research Laboratories Kyoto, Giappone)
La vita artificiale (VA) estende il campo di indagine della biologia, permettendo di studiare [...] ad albero simili a quelle del Lisp (linguaggiodiprogrammazioneinterpretato, orientato allo studio della Intelligenza Artificiale, inventato presso il MlT di Boston). Le operazioni genetiche di mutazione e scambio possono verificarsi per ogni nodo ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] domini dei dati si assumono, anziché insiemi, insiemi parzialmente ordinati completi e, potendosi interpretare i programmidi un linguaggiodiprogrammazione come funzionali continui su tali insiemi, è possibile garantire l'applicabilità del teorema ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] un sito web.
Java deve la sua natura dinamica al fatto di essere un linguaggiointerpretato e non un linguaggio compilato; un programma in esecuzione può quindi essere immediatamente modificato, senza dover essere ricompilato e fatto ripartire, come ...
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Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] concetto è stato sviluppato dai primi inventori dei linguaggidiprogrammazione, in particolare da John W. Backus, che insieme di numeri. L'interpretazionedi una parola su 0 e 1 come sviluppo di un intero in base 2 è un esempio di funzione di questo ...
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L'analisi dell'attività sportiva attraverso strumenti informatici
Anna Ludovico
La rappresentazione computerizzata dei movimenti sportivi
Possiamo considerare l'anglismo ormai universale del termine [...] le componenti dell'ambiente visuale umano sono interpretate come strutture rigide in movimento relativo, le a notazione binaria (acceso/spento). Questo tipo dilinguaggiodiprogrammazione è molto difficile da usare direttamente, cosicché viene ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] e storia e alle interpretazionidi tale rapporto in base il linguaggiodi cui si valgono i singoli non è qualcosa di puramente individuale: è qualcosa di già programmi d'azione o di ordinamento politico e nonostante la presenza di alcune forme di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] il rapporto tra la sua concezione dell'innatismo del linguaggio e la posizione originaria di Platone sulla natura della mente in questo modo:
"Come possiamo interpretare la proposta di Platone in termini moderni? Una variante moderna potrebbe essere ...
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Comunicazioni di massa
Wilbur Schramm
di Wilbur Schramm
Comunicazioni di massa
sommario: 1. L'era dei media elettronici. 2. Evoluzione storica dei media. 3. I media e il processo della ccmunicazione. [...] elaborato un linguaggiodi tale l'aspetto del ricevente e interpretare ciò che questi dice o di stampa, studi per la preparazione diprogrammi e di film, scrittori, attori, artisti, programmatoridi materiali educativi, produttori diprogrammi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica (1920-1945). L'elettronica e il calcolo
Jon Agar
L'elettronica e il calcolo
L'elettronica
Nel secondo decennio del XX sec., il termine 'elettronico' [...] progettò il primo linguaggiodiprogrammazione specializzato, il interpretato come un'applicazione dei metodi di produzione di Henry Ford al lavoro di ufficio (macchine innovative specializzate nel problema del collo di bottiglia, l'impiego di ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...