Una voce di bambina fornisce lo speranzoso filo conduttore di una storia che, dall’immaginaria cittadina di Maycomb, nell’Alabama rurale degli scorsi anni Trenta, molto ha ancora da dire su pregiudizi [...] , pertanto, una mortificazione del processo. Se – nel linguaggio tecnico – pregiudiziali sono dette le azioni da esperire o barone di Montesquieu – della sentenza come pura logica formale: o sillogismo giudiziale, stando al sempre vivo ragionamento ...
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«Signori all’ascolto, qualunque cosa io ora dicessi stonerebbe di fronte allo spettacolo che sta svolgendosi all’Olimpico, spettacolo che ci porta alla commozione, perché dopo trent’anni… dopo trent’anni [...] non supera mai i limiti del rigore richiesto dall’austera e formale RAI degli anni Sessanta.L’aplomb di Martellini è noto a di là di alcuni elementi ricorrenti che caratterizzano il suo linguaggio (si veda Gagliani 2020), la narrazione di Caressa è ...
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Il libro di Giuliano Amato e Donatella Stasio su La Corte costituzionale nella società non è solo il resoconto ragionato degli anni in cui i giudici costituzionali si sono mossi organicamente per incontrare [...] quanto terze e imparziali, debbono stare lontane dalla gente, usare il linguaggio di chi è al di sopra dei comuni mortali, parole di scienza , non portano e non possono portare ad una formale pronuncia di incostituzionalità. Si pensi all’ipotesi in ...
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La domanda sembra già portare in sé la risposta. Più che di liceità, sarebbe meglio parlare di maggiore o minore adeguatezza: alla situazione, al tipo d'interlocutore, al tipo di testo, alla volontà di chi produce il testo. Chiarito che il registro ...
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Quel mi dativo etico (mi = per me) suona un po' fuori registro, sbilanciato verso un tono confidenziale. Preferibile Le auguro di stare bene. Stia bene suonerebbe un po' troppo secco e asciutto. ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...