La domanda sembra già portare in sé la risposta. Più che di liceità, sarebbe meglio parlare di maggiore o minore adeguatezza: alla situazione, al tipo d'interlocutore, al tipo di testo, alla volontà di chi produce il testo. Chiarito che il registro ...
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Quel mi dativo etico (mi = per me) suona un po' fuori registro, sbilanciato verso un tono confidenziale. Preferibile Le auguro di stare bene. Stia bene suonerebbe un po' troppo secco e asciutto. ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...