GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] al Cairo nel 1949, durante le riprese del quale diresse e interpretò in teatro Gli spettri di Ibsen, con Jean Morino (Gambetti, 1962 scrisse Mal di parola, libro di racconti sul tema del linguaggio, e nel 1996 con Giorgio Soavi Lettere d’amore sulla ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] ’arte di Chiari è stata il dominio assoluto del linguaggio, dunque della parola, base della cultura teatrale, entro amica: «Walter Chiari è un comico, non un attore. Non sa interpretare un personaggio, tutt'al più lo inventa; e non è la medesima cosa ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] esperienze e grazie alle contaminazioni di nuovi mezzi e linguaggi. L'attività cinematografica di Bene fu comunque di edizione de La cena delle beffe (1974), che vide fra gli interpreti anche Gigi Proietti, e, nello stesso anno, la messa in scena ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] profferte. Inizialmente è presentato come un accattone che ha male interpretato le parole del giovane sul lasciare o non lasciare l' del pastore, passando attraverso il filtro del linguaggio contadinesco, lievemente deformante, mette capo a effetti ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] di Coviello e di Arlecchino) o del Marchesino. Il personaggio centrale è Peppino Sarachino (interpretato dall'autore), non più maschera, con un linguaggio non più pulcinellesco, ma con una chiara reminiscenza della fame e dei caotici banchetti della ...
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GUERRIERI, Gerardo
Claudia Campanelli
Nacque a Matera il 4 febbr. 1920 da Michele e Margherita Cristalli. Molto giovane si avvicinò alle scene, muovendo i primi passi nel contesto sperimentale del teatro [...] a cura di S. D'Amico, ibid.), pionieri dell'interpretazione unitaria dello spettacolo e del principio di regia, individuando di combinare una documentazione rigorosa e accuratissima con un linguaggio nitido e tagliato sulle esigenze del microfono" ( ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] "che tutti i fanciulli del mio tempo sapevano a mente". Fu interpretato "a parole", vale a dire senza la tradizionale cantilena con la oscillazione fra testi in linea con il tradizionale linguaggio "doppio", allusivo del carnevale ed altri ispirati ...
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LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] nella quale il personaggio di Graziano, in atto II scena 1, interpretato dal L., si dice nativo di Francolino (nei pressi di Ferrara echi della commedia cinquecentesca, ben travestiti dal linguaggio e dai moduli recitativi propri di una commedia ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...