Uomo politico e oratore greco (Atene 390 a. C. circa - Rodi dopo il 330). Aveva combattuto a Mantinea (362) e in Eubea (357; 350). Seguace del partito antimacedonico di Eubulo, fu (348) inviato nel Peloponneso [...] . Riuscì facile poi (330) a Demostene la difesa con l'orazione Per la corona; E. andò in esilio in Asia, a Efeso, a Rodi, dove poi morì. E. come oratore ebbe le qualità esteriori (prontezza, scioltezza di linguaggio, ecc.) mancanti a Demostene. ...
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Poeta elegiaco greco, vissuto, e forse anche nato, a Sparta nel 7º sec. a. C., e non di origine attica come voleva la tradizione antica che, coloritasi di elementi leggendarî, fece di T. un maestro di [...] , di cui ci resta un frammento brevissimo di assai dubbia autenticità, T. appare come Callino vicino alla tradizione epica per linguaggio, stile e contenuto ideale; soltanto, la virtù esaltata da T. non è quella eroica di Omero, bensì quella del ...
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Cărtărescu, Mircea. – Scrittore e poeta rumeno (n. Bucarest 1956). Formatosi come poeta al Cenaclul de Luni, ha esordito con la raccolta di versi Faruri, vitrine, fotografii (1980), seguita da Levantul [...] 2016). Tra i maggiori romanzieri contemporanei di lingua rumena, la cifra stilistica di C., più volte candidato al premio Nobel, risiede in un linguaggio duttile e di grande ricchezza lessicale che interpella costantemente la realtà per trasfigurarla ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. New York 1949). Formatosi presso la Juilliard School e le scuole dell'American ballet theatre e di M. Graham, ha fatto parte del Joffrey Ballett (1971-73) e dello [...] nel 1984 Frankfurter Ballett, ha ideato un linguaggio coreografico in cui la tecnica accademica si inserisce 's theorem (1990), The loss of small detail (1991), ALIEN/A(C)TION (1992), Quintet (1993), Eidos: Telos (1995), Hypothetical stream ( ...
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Piangiamore, Alessandro. - Artista italiano (n. Enna 1976). Intellettuale policentrico, la sua ricerca è sostanziata dal dialogo con gli elementi naturali e gli oggetti del quotidiano, assurti a tracce [...] , dai colori emotivamente materici, in cui il linguaggio pittorico dialoga potentemente con la forma scultorea (mostra le sue personali più recenti si citano: Tutto il vento che c’è (Bergamo, GAMeC, 2011); Primavera Piangiamore (Tokyo, Palais, ...
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Giornalista italiano (Parma 1922 - Venezia 2011). Dopo alcune esperienze nel giornalismo locale in Emilia (Architrave e il Giornale dell’Emilia), è stato caporedattore di Cronache e direttore di Settimana [...] S. lo ha trasformato in settimanale di formato tabloid, dal linguaggio semplice e moderno. Sotto la sua direzione la linea politica , nonché fonte di ispirazione e modello per giornalisti quali G. Anselmi, C. Augias, F. Nirenstein e B. Palombelli. ...
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Poeta e romanziere statunitense (Louisville? 1903 - New York 1946). Laureatosi a Harvard nel 1926 trascorse due anni in Francia. I due primi volumi di versi, Color (1925) e Copper sun (1927), sono ancora [...] "Harlem Renaissance". Per quanto la sua opera non sia priva di un messaggio razziale, C. si differenzia dagli altri poeti di colore nella ricerca di un linguaggio e di forme ispirati a modelli europei (Keats, Shelley). Del tutto indifferente alla ...
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Pittore italiano (Pavia 1837 - Milano 1878), fratello del matematico Luigi. Studiò prima a Pavia presso G. Trécourt, poi a Venezia (1852-59), e a Milano con G. Bertini. Le sue prime opere, fino al Marco [...] si scostano dalla maniera storica allora dominante. Il suo linguaggio pittorico più maturo e originale cominciò con I cugini (1870 fino alla morte: eliminando ogni precisione di contorno il C. avvolse le sue figure in un alone d'atmosfera colorata ...
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Poetessa finlandese di lingua svedese (Pietroburgo 1892 - Raivola, Carelia, 1923). Dopo aver frequentato a Pietroburgo la scuola tedesca, trascorse lunghi anni in sanatorio, soprattutto in Svizzera, dove [...] ", 1920), in cui è evidente l'influsso nietzschiano. Il linguaggio, sostenuto sempre da una forte tensione spirituale (dopo l'iniziale l'estrema musicalità del verso esalta soprattutto in Landet som ikke är ("Il paese che non c'è", post., 1925). ...
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Movimento milanese di critici e pittori che rifiutando il formalismo e la retorica del ‘Novecento’, con una precisa presa di posizione politica e morale, si volse, nella ricerca di un nuovo linguaggio, [...] esponenti: R. De Grada, V. Sereni, D. Del Bo, G. Marchiori, S. Bini, G. Ferrata, L. Anceschi. Alla prima mostra di C. (tenuta alla Permanente di Milano nel 1939) parteciparono Carrà, G. Manzù, A. Martini, e i giovani D. Cantatore, R. Birolli, G ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...