VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] dimostra artista più potente: forse in tutta la sua opera non c'è nulla di uguale alla morbidezza delle tinte e al respiro riposato la vitalità delle cose, del paesaggio e delle persone.
Il linguaggio del V. è diventato a volte più sfumato, a volte ...
Leggi Tutto
(App. II, I, p. 407; IV, I, p. 281)
Nell'ultimo decennio, si sono andate precisando sempre meglio le caratteristiche della b., come disciplina scientifica che, da un lato, si distingue per problemi e per [...] una qualche previsione significativa sul comportamento futuro del sistema che c'interessa o su quello di un qualsiasi insieme realistico eccezionale rilievo con la ''invenzione'' del linguaggio articolato e il conseguente straordinario sviluppo dell' ...
Leggi Tutto
Fisica medica
Silvia Comani-Arcangelo Merla
Gian Luca Romani
Tra le diverse aree della f. m., quella delle bioimmagini ha segnato i progressi di maggiore sostanza e rilevanza anche a livello sociale. [...] es., per il ripreso controllo del movimento o del linguaggio - in aree generalmente limitrofe a quelle danneggiate dall'evento , 52, pp. 467-70.
K. Torquati, V. Pizzella, C. Babiloni et al., Nociceptive and non-nociceptive sub-regions in the human ...
Leggi Tutto
GIOVENALE, Decimo Giunio (D. Iunius Iuvenalis)
Pietro Ercole
Poeta satirico latino del I-II secolo d. C. Nacque ad Aquino tra il 55 e il 60 d. C. Dopo la prima educazione in patria, dove il padre possedeva [...] avvenuta col seguente ordine: I (I-V), anni 101-102 d. C. (la I satira che serve di presentazione e prologo all'intero l'esagerazione e la declamazione, rimaste in lui e nel suo linguaggio anche dallo studio della retorica, e dall'esercizio del foro, ...
Leggi Tutto
NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] trattazione behavioristica di temi che, come il linguaggio o il pensiero, sarebbe presumibilmente stato impensabile ricomprenderla sotto l'etichetta di n.) è quella di E. C. Tolman (1886-1959)
Influenzato da teorie psicologiche poco diffuse ...
Leggi Tutto
L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] di a. si raccolgono profili diversi: dopo l'iperbole espressiva di C. Bene (1937-2002) o di L. De Berardinis (n. operazioni sceniche create in funzione dell'uso di diversi linguaggi audiovisivi. La necessità di un confronto con l'universo ...
Leggi Tutto
NEUROCHIRURGIA.
Roberto Delfini
– Chirurgia spinale. Neurochirurgia oncologica. Neuroendoscopia. Neurochirurgia funzionale. Neuronavigazione e robotica. Trattamento endovascolare. La donna neurochirurgo. [...] delle più diverse funzioni cerebrali complesse, dal linguaggio nelle sue molteplici sfaccettature al calcolo matematico the future?, «World neurosurgery», 2012, 77, 2, pp. 248-51; C. Schulz, S. Waldeck, U.M. Mauer, Intraoperative image guidance in ...
Leggi Tutto
PERIODICI (XXVI, p. 756)
Olga PINTO
Italiani. - Le vicende italiane del decennio, come sui giornali quotidiani (v. giornale e giornalismo, in questa Appendice), ebbero riflesso sui periodici di cultura [...] se qualche scrittore riuscì a sottrarvisi rifugiandosi in un linguaggio allusivo, non avvertito dai censori disattenti o incolti (1937-43); Il libro italiano nel mondo, a cura dell'I.R.C.E. (1940-43); La Nuova Italia (1930-43); La Rassegna nazionale ...
Leggi Tutto
Termine che, nel linguaggio politico, designa l'atteggiamento di contestazione e dissidenza assunto, a titolo personale e/o di gruppo, all'interno di organizzazioni partitiche, religiose o statuali, caratterizzate [...] stimolò la nascita della rivista Robotnik ("L'operaio"), intorno alla cui redazione si coagulavano gruppi di sindacalisti: tra questi c'era il futuro leader di Solidarnosc, L. Walesa. Nella seconda metà degli anni Settanta si ebbe un'intensa attività ...
Leggi Tutto
Geografia
Piergiorgio Landini
Aspetti teorici, metodologici e operativi
Nell'ultimo decennio del 20° sec. si è allentata la tensione epistemologica e, per riflesso, ideologica che aveva caratterizzato [...] di forza sta proprio nella semplicità ed appropriatezza del linguaggio e nella conseguente possibilità di controllo che essa offre" , ed. M.J. Dear, S. Flusty, Oxford 2002.
C. Cerreti, Il moderno incompiuto, l'infausto postmoderno, in Bollettino della ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...