Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] le voci dei narratori stonano tra loro, e niente è come sembra. C’è chi sostiene che il samurai e la moglie viaggiassero da soli, identità: il taglialegna inizia la sua deposizione in linguaggio onorifico (sayō de gozaimasu…watashi ni chigaimasen), ...
Leggi Tutto
Per osservare l’utilizzo della bestemmia, i social network sono un ambiente molto interessante. I meme, facendo spesso uso della tecnica del fulmen in clausula, del finale inaspettato, trovano nella bestemmia [...] putain de bordel de merde de saloperie de connard d'enculer ta mère (non c’è vero e proprio significato referenziale; la traduzione si avvicina a un dio di https://www.treccani.it/enciclopedia/linguaggio-della-cortesia_%28Enciclopedia-dell%27Italiano ...
Leggi Tutto
Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] : lo fece diventare più intelligente e astuto, rese il suo linguaggio più colto e raffinato e mantenne sempre la maschera nera e , appunto, della figura dantesca, sottolineando che «in Dante c’è l’Arlecchino diavolo, e che appartiene alla schiera dei ...
Leggi Tutto
Il Medioevo: un secolo da illuminare.Sottrarre il Medioevo dalla nomea di secolo buio è un’ardua impresa in cui ogni studioso o appassionato di quest’epoca si cimenta inevitabilmente. Il Medioevo negativo, [...] cantautore genovese vi è quello di aver riscattato parte del passato dall’oblio e di averlo fatto coniugando il linguaggio moderno a quello antico senza creare alcun tedioso stridio, in un’operazione complessa, ma dall’esito rivoluzionario. Possiamo ...
Leggi Tutto
Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] . L’esperienza è dialettica perché, se è vero che non c’è niente oltre la superficie del testo, il testo stesso, silenzio contenga qualcosa di più di quello che il linguaggio può dire. Ma se il linguaggio fosse davvero il punto d’arrivo a cui tende ...
Leggi Tutto
Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] a produrre umori lacrimali a causa del dolore.Samuel tenta nel romanzo di riabilitare sia le funzioni della vista che del linguaggio di Mia: c’è un tentativo ossessivo, da parte del padre, sia di vederle gli occhi che di farla parlare. Si tratta di ...
Leggi Tutto
CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] pochissime fonti ittite che menzionano la battaglia di Qadesh (1275 a. C.), il famoso scontro tra il faraone Ramesse II e il re crescita ed espansione.A tutto ciò si aggiunga che il linguaggio delle tavolette micenee in lineare B è molto uniforme ...
Leggi Tutto
Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] e quello che sappiamo a proposito di quello che c’è» (Ferraris, 30). Se risulta evidente che per sapere che X sia composto da Y è necessario disporre di un apparato categoriale e di un linguaggio, è altrettanto evidente che il fatto che X sia Y è del ...
Leggi Tutto
«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] versione commentata da Macrobio (neoplatonico del V sec. d.C.). O; offrivano altri spunti anche alcuni passaggi degli scritti , la cui modalità di conoscenza opera tramite un linguaggio simbolico e metaforico. Petrarca stesso sembra condividere quest’ ...
Leggi Tutto
Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] di due numeri interi, quelle che nel linguaggio comune vengono chiamate frazioni. Ad esempio, un b, appartiene a G)
associatività (comunque presi a, b e c in G, si ha a·(b·c)=(a·b)·c)
esistenza di un elemento neutro (esiste un elemento, che possiamo ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...
linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...