GIOVANNI di Bartolo, detto il Rosso
Carlo La Bella
Non rimane alcuna notizia sui primi anni di vita e di attività di questo scultore fiorentino, figlio di un frate Bartolo, la cui nascita è ipoteticamente [...] rivelano piuttosto una pronta, vigorosa adesione al linguaggio di Donatello, presso il quale dovette iniziare dell'Opera del duomo a Firenze, Milano 1970, pp. 258-260, 264-267; C. Gilbert, La presenza a Venezia di Nanni di B. il Rosso, in Studi di ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] grande bottega di Padova o Venezia. A un linguaggio già profondamente veneto, legato ad A. Mantegna e di G. da T., in Sot la nape, XXVI (1974), 2, pp. 31-37; C. Furlan, Voci del Rinascimento nel territorio di Aviano, in Avian, Udine 1975, pp. 86-88; ...
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LONGO, Antonio
Chiara Felicetti
Figlio di Giovanni Stefano e Maria Maddalena Vaia (in alcune fonti "del Vain") di Nicolò, nacque a Varena, in Val di Fiemme, il 14 apr. 1742.
Come già il fratello primogenito [...] al Castello del Buonconsiglio, aderenti al linguaggio impiegato da Cristoforo nel Ritratto di Kaspar un pittore fiemmese nell'Europa del Settecento (catal., Cavalese-Jesi-Roma), a cura di C. Felicetti, Roma 1998, pp. 5, 124, 129, 131, 168, 199, 201 ...
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MANGONE (Mangoni, Manzone)
Isabella Balestreri
Famiglia di ebanisti, carpentieri, architetti e ingegneri, probabilmente originaria di Caravaggio (nel Bergamasco). Il capostipite fu Giovanni Battista, [...] viaggio d'istruzione a Roma, intorno al 1610, forse sotto l'ala di C. Maderno (ibid., p. 82). Il suo apprendistato ufficiale si svolse comunque nuovo si dette forma a soluzioni "gemelle" nel linguaggio e nei significati (Della Torre, 1992 e 1996). ...
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IACOPO del Casentino
Angelo Tartuferi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo in Toscana nella prima metà del XIV secolo. Egli è associato arbitrariamente da Vasari (p. 699) con la [...] ci appare oggi assai limitata, anche se il suo linguaggio semplice e un po' rustico dovette esercitare un indubbio of Florentine painting, sect. 3, II, 2, Works attributed to I. del C., New York 1930; W. Cohn, Un quadro di Lorenzo di Bicci e la ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] " (Tratz; Arch. della Fabbrica di S. Pietro, arm. 26, D, 276, c. 158). Il lavoro, iniziato il 27 luglio di quell'anno, venne portato a termine con una prima e organica rielaborazione del linguaggio barocco di stampo algardiano. Tutti i rilievi ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] adeguarsi al contesto nobiliare forzando il suo linguaggio in chiave classicista.
La cappella, dedicata . Rotondi, Il Teatro Tordinona, Roma 1987, pp. 36 s.; C. Varagnoli, Ricerche sull’opera architettonica di Gregorini e Passalacqua, in Architettura ...
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COPPEDÈ, Gino
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 26 sett. 1866 dall'intagliatore Mariano e da Antonietta Bizzarri; nel capoluogo toscano, dopo i primi studi presso le Scuole pie, frequentò, dal 1884 al [...] , specie quale elemento catalizzatore ed unificante del tessuto decorativo della facciata. La massima tangenza del C. con il linguaggio dell'area liberty si ha, tuttavia in occasione dell'allestimento del padiglione di Sampierdarena all'esposizione ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] anche arredi di gusto neogotico, un linguaggio diffusosi soprattutto grazie alle pubblicazioni di P. P. alle Collezioni comunali d’arte (catal., Bologna), a cura di C. Bernardini, Ferrara 2004; C. Poppi, ibid., pp. 10-18; L. Calzona, ibid., pp. ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] e Bonaventura (Romagnoli). Quest'ultima mostra un linguaggio stilistico e figurativo più che mediocre, di EB.IX, 5: F.M.N. Gabburri, Vite di artisti (1719-41), IV, c. 2157; G. Richa, Notizie istoriche delle chiese di Firenze, IV, Firenze 1756, pp. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...