DANESE di Cecco (da Viterbo)
Enzo Bentivoglio
Dai documenti risulta capomastro e architetto attivo essenzialmente a Viterbo in un periodo di mezzo secolo, dal 1467 al 1518,anno della sua morte.
Il merito [...] primo piano invece di un ben maturo e compiuto linguaggio rinascimentale. È spiegabile solo come un tono encomiastico in Giornale di erudizione artistica, VI (1877), pp. 204 s.; C. Pinzi, Memorie e documenti inediti sulla Basilica di S. Maria della ...
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FORABOSCO (Ferrabosco, Ferabosco), Girolamo
Bernard Aikema
Figlio di Zorzi e di Marina Frizzieri, nacque a Venezia nel 1605 e qui fu battezzato il 24 novembre (Moretti, 1986). Visse e operò quasi ininterrottamente [...] 'accento sulla sua fondamentale affinità col Padovanino, al cui linguaggio formale neo-tizianesco il F. rimarrà sempre fedele. Il dell'arte, 1965, n. 4, p. 100; G.M. Pilo, in C. Donzelli - G.M. Pilo, I pittori del Seicento veneto, Firenze 1967, pp ...
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GIARRUSSO, Cesare Rosario
Roberto Massetti
Nacque a Vizzini, nella Sicilia sudorientale, il 19 luglio 1887 da Gregorio e da Maria Cultrera.
Intorno ai sei anni di età (Rocchiero, 1986, p. 4) si trasferì [...]
Alla fine degli anni Venti il linguaggio dello scultore appare dunque orientato in La tomba di Giuseppe De Paoli, in Liguria illustrata, 1915, n. 6, pp. 284-288; C. Morro, C. G., in La Revue moderne illustrée des arts et de la vie, 1930, n. 14, p ...
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CRAMARIIS, Giovanni de
Giuseppe Bergamini
Figlio di un Pantaleone, non è chiaro se il cognome indichi il mestiere dei familiari ("cramârs" in friulano vuol dire merciai ambulanti) oppure la provenienza [...] che la dominava (in Domenico da Tolmezzo o in Gianfrancesco), si deve concludere che il C. ebbe peso notevole nello svolgimento del linguaggio artistico regionale come apportatore, in una zona culturalmente arretrata, di nuovi moduli stilistici.
Meno ...
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GIAROLA, Giovanni
Stefano Pierguidi
Figlio di Domenico e di Maria Tosi, nacque a Fosdondo di Correggio (Pungileoni, II, p. 272) in data non nota collocabile agli inizi del XVI secolo. Poiché Orlandi [...] , denuncia la completa dipendenza formale del G. dal linguaggio del Correggio intorno allo scadere del terzo decennio, quando La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1987, I, p. 250; M.C. Chiusa, ibid., II, p. 728; N. Artioli - E. Monducci, ...
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BECHI, Guglielmo
Arnaldo Venditti
Nacque a Firenze nel 1791. Compiuti nel 1805 i suoi studi, divenne, nel 1815, ufficiale dello Stato maggiore napoletano (Giucci). Stabilitosi definitivamente a Napoli, [...] stesso, nelle opere affidategli, accogliendo il linguaggio allora di moda, cioè gli ordini Napoli dal 1763 al 1852, in La Sirena, Napoli 1853, VII, p. 37; C. N. Sasso, Storia dei monumenti di Napoli e degli architetti che li edificavano, Napoli 1858 ...
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CHIALLI, Giuseppe
Pasqualina Spadini
Figlio di Paolo e di Matilde Moretti e fratello minore del pittore Vincenzo, nacque a Città di Castello nel 1800 (Mancini, 1832, p. 250; Bianchini, 1840, p. 4). [...] statua La Religione. La perdita degli oltre trecento pezzi che si trovavano nello studio del C. non consente di verificare quanto il linguaggio dello scultore risentisse dei moduli canoviani e thorvaldsesiani.
Si può invece supporre, tenendo conto ...
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DINI, Giuseppe
Adriana Boidi Sassone
Figlio di Baldassarre, legnaiolo, nacque a Novara nel settembre 1820.
Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, risulta premiato ai concorsi semestrali di scultura [...] Torino 1974, II, p. 220), fece del linguaggio accademico la linea portante della sua produzione e predilesse ", definito "gruppo in plastica di grandezza oltre il vero" (cfr. C. Guici, Un episodio della guerra di Damasco..., in Album della Società ...
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DAL ZOTTO, Antonio
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Nacque a Venezia, il 7 maggio 1841, in famiglia di origine camica, da Giovanni e da Rosa De Chiara. Ancora fanciullo imparò a maneggiare lo scalpello [...] d'imitazione canoviana, tentavano d'introdurre un linguaggio più realistico. Dalla loro lezione il D , p. 209; Al nostro Museo Civico, in Il Prealpe, 25 luglio 1937; C. Lotti, Lo scultore veneziano A. D. autore del monumento a Goldoni (Venezia 1841 ...
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GISMONDI, Paolo (detto Paolo Perugino)
Giovanna Mencarelli
Nato a Perugia intorno al 1612, secondo quanto riferiva Pascoli, condusse il suo primo apprendistato presso il pittore perugino Giovanni Antonio [...] diedero una certa fama al G., nonostante il linguaggio pittorico pieno di esitazioni e di citazioni da Arch. stor. dell'Ac-cademia nazionale di S. Luca, Verbali delle congregazioni, voll. 28; 43, c. 37; 44, cc. 46, 49, 58, 61, 65 s., 68, 98; 45, cc. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...