Cruze, James
Giulia Carluccio
Nome d'arte di Jens Vera Cruz Bosen, regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ogden (Utah) il 27 marzo 1884 e morto a Los Angeles il 3 agosto 1942. [...] minuzioso realismo (dei gesti, degli oggetti, dello stesso linguaggio delle didascalie) il mito costitutivo dell'identità americana; girato Walsh a John Ford. Questa epopea dei pionieri fece di C. il regista meglio pagato del mondo, e rese celebri gli ...
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Adamo da Arogno
F. Zuliani
Architetto e scultore, originario di Arogno nel Canton Ticino, attivo a Trento nei primi decenni del sec. 13° (morì intorno al 1236). Il principe vescovo Federico Vanga (1207-1218) [...] le formule più divulgate del linguaggio romanico e accettando, con molte Trento, Trento 1941.
G. B. Emert, Monumenti di Trento, Trento 1954, pp. 73-85.
C. Pacher, La Cattedrale di Trento, Trento 1957.
I. Belli Barsali, s.v. Adamo da Arogno ...
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BARGELLINI, Giulio
Renata Battaglini Di Stasio
Nato da famiglia contadina a Firenze il 14 febbr. 1875, vi frequentò l'Istituto di Belle Arti, sotto la guida, tra gli altri, di A. Burchi, e in particolare [...] a"Roma, orientandosi verso la decorazione murale. I frequenti rapporti con C. Maccari, del quale fu allievo e collaboratore, con D. Morelli, artistico romano furono determinanti per la formazione del linguaggio del B., il quale tentò di fondere la ...
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BRESSANE, Julio
Stefano Francia Di Celle
Bressane, Júlio (propr. Bressane de Azevedo, Júlio Eduardo)
Regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 13 febbraio 1946. Il suo lavoro risulta [...] Turim, 2001), sempre fedele a un uso inventivo del linguaggio che, nell'autobiografico Miramar (1997), diventa protagonista della Paranaguá, Paris 1987, pp. 105-07, 187-97, 243.
J.-C. Bernardet, O vôo dos anjos: Bressane, Sganzerla, São Paulo 1991.
B ...
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Wiseman, Frederick
Carlo Chatrian
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Boston il 1° gennaio 1930. Considerato uno dei maestri del cinema documentario, W. ha realizzato trentaquattro [...] sulla società americana ‒ è possibile individuare un'evoluzione nel suo linguaggio. Sempre di più W. si è impegnato, come regista, Urbana 1992; Paesaggi umani: il cinema di Frederick Wiseman, a cura di G. Brianzoli, C. Chatrian, L. Mosso, Milano 2000. ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] . Il sogno è regolato da un suo peculiare linguaggio, fatto di deformazioni, condensazioni (mediante cui elementi introdotta da E. Weiss, M. Levi-Bianchini, E. Servadio, C. Musatti, che furono tra i fondatori, nel 1932, della Società psicoanalitica ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] di uno sciopero bracciantile. Nel febbraio 1909, chiamatovi da C. Battisti, assunse la segreteria della camera del lavoro di mentre si diffondevano come cultura di massa i simboli, il linguaggio, i riti collettivi, gli istituti del regime. Il regime ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] ; in Amor de perdição, 1978, da un romanzo di C. Castelo Branco, la dilatazione ardita dei tempi e dei piani laddove l'impianto teatrale fa da perno per uno scavo del linguaggio filmico nelle sue modalità di durata dell'inquadratura, di montaggio ...
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Poeta latino (n. Napoli 45 d. C. circa - m. forse 96); figlio di un grammatico e maestro di retorica, partecipò presto alle gare poetiche in voga al suo tempo; venuto a Roma, alla corte di Domiziano, fu [...] in una serie di episodî, nei quali si rivelano le caratteristiche proprie dell'arte epica di S., la sovrabbondanza del linguaggio e la sostanziale artificiosità dell'invenzione. Alla Tebaide S. dovette la sua grande fama nell'antichità e nel Medioevo ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] rifletta una reale nozione di terre a O del Peloponneso. C'è invero una notevole mescolanza di tradizioni: una serie di
- Nonostante alcune notevoli differenze, si può parlare di un linguaggio e di uno stile omerico comune ad ambedue i poemi. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...