PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] nazionale.
Dichiarò fin dal 1860, anticipando il linguaggio ripreso nel 1864 e reso ancor più deflagrante da . 7-14; L. Toschi, L. P. sindaco di Roma, Roma 1996; C.M. Fiorentino, Una nuova fonte a stampa per la storia della formazione della classe ...
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PALMEZZANO, Marco
Davide Righini
PALMEZZANO (Palmegiani, Palmegiano), Marco. – Nacque a Forlì verosimilmente nel 1459, figlio di Antonio, membro di una famiglia di notabili, e di Antonia Bonvicini (Tumidei, [...] della scena, l’opera si contraddistingue per il linguaggio figuraleancora legato a Melozzo, di cui il pittore, . M., in Enciclopedia Italiana, XXVI, Roma 1935, pp. 141 s.; C. Gnudi, Melozzo da ForlìeM. P., in Mostra di Melozzo e del Quattrocento ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] c.) e della Petraia (1589 c.), che erano state da lui rimaneggiate.
La continuità del suo linguaggio raccolta di lettere..., Bologna 1844, I, p. 203; III, pp. 55-61; C. Promis, Biografie d'ingegneri, Torino 1874, pp. 571-577; P. Minucci Del Rosso ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] Chiara.
Sebbene gli elementi ricorrenti del linguaggio piermariniano siano riconducibili al lessico vanvitelliano e ; Id., Dell’arte dei giardini inglesi (1813), a cura di G. Guerci - C. Nenci - L. Scazzosi, Firenze 2006, pp. XXVI, XXVIII, 225; E. ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] dirsi concluso; il progetto parlava un linguaggio personale molto significativo in cui affiorava architetture a Milano, Milano 1959; E. Gentili Tedeschi, F. e Pollini, Milano 1959; C. Blasi, F. e Pollini, Milano 1963; F. e Pollini, in Selearte, XII ...
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BOSCHINI, Marco
Michelangelo Muraro
Nacque a Venezia nel 1613 da Gianantonio e da una Eleonora. Ancora giovanissimo entrò nella bottega di Palma il Giovane (cfr. Breve instruzione, c. XXXVIIIr) - morto [...] racconti che mi furono da quel sì erudito Palma partecipati" (ibid., c. XVII).
Per questi continui rapporti con la vita artistica del suo della cronaca. Da buon veneziano tende a un linguaggio quotidiano, propone confronti e adotta termini che ogni ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e Un'antologia di G., in Corriere della sera, 29 luglio 1953; E. Mazzali, C. G., in Letteratura italiana. I contemporanei, I, Milano 1963, pp. 565-574 ...
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DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] sostanzialmente chiuso a radicali rinnovamenti del linguaggio figurativo, ed era particolarmente sordo agli L'Italia alla XIII Biennale di Venezia, in Il Mondo, 2 apr. 1922; C. Tridenti, in IlGiornale d'Italia, 21 maggio 1930; La mostra d'arte in ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] (ad esempio s. Agostino, A, v. 470, e S III, v. 392, s. Gerolamo, C, v. 4), s. Gregorio, B, v. 541, S. Bernardo, A, v. 467, la letteratura fra santi e peccatori; tutti parlano lo stesso linguaggio della devozione monastica come ad esempio in L, dove ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] . Soltanto quando, a tratti, L. fa uso del linguaggio cifrato, esprime pareri critici, come in una lettera a Ventura . 37; A. Zobi, Storia civile della Toscana, Firenze 1852, III, passim; C. Fano, I primi Borboni a Parma, Parma 1890, pp. 104, 133 s., ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...