Posizione epistemologica che attribuisce un ruolo fondamentale alla convenzione nell’ambito della scienza. Sostenuto dapprima da J.-H. Poincaré, il quale, dopo la scoperta della geometria non-euclidea, [...] neopositivismo logico, a opera di R. Carnap, l’adesione al c. conduce all’affermazione del cosiddetto ‘principio di tolleranza’, secondo il segni». La tesi di L.Wittgenstein, infine, sul linguaggio come gioco basato su convenzioni, si può ritenere un ...
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Qualsiasi dottrina che tenda alla riduzione della pluralità degli esseri a un unico principio, a un’unica sostanza. L’introduzione del termine monista nel linguaggio filosofico sembra sia dovuta a C. Wolff, [...] m. ha avuto poi larga fortuna nel positivismo: The monist si intitolò la rivista di orientamento positivista fondata (1888) da E.C. Hegeler e P. Carus. E. Haeckel lo ha usato per indicare la propria concezione filosofico-scientifica (Der Monismus als ...
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Filosofo (Schwyz 1847 - Praga 1914), dal 1880 professore all'univ. di Praga. Influenzato da F. Brentano e da C. Stumpf, si occupò soprattutto di filosofia del linguaggio. Muovendo da alcune tesi ontologiche [...] di Brentano cercò di elaborare i criterî distintivi degli usi categorematici e sincategorematici del linguaggio, e di sviluppare un'analisi articolata delle espressioni emotive (comandi, interrogazioni, ottativi, ecc.). Tra le opere: Untersuchungen ...
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Dottrina filosofica professata dai seguaci di Epicuro. Diffuso nel mondo romano sino al 2° sec. d.C., trovò la sua massima espressione nel poema Sulla natura di Lucrezio. Caduto in oblio durante il Medioevo, [...] per la riscoperta del poema lucreziano) e si diffuse nel Seicento grazie all'opera di P. Gassendi. Nel linguaggio comune indica uno stile di vita dedito essenzialmente ai piaceri materiali (travisando quindi il significato originario della dottrina). ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] storia della filosofia (B. Spaventa), ha lasciato tracce nella storia dell'arte (C. Schnaase), della letteratura (F. De Sanctis) e nella storia politica (R del linguaggio, Boeckh nella filologia classica. W. Roscher, seguito da B. Hildebrand e C. ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] Addario, ivi 1989; Tempo, spazio, attore sociale, a cura di M.C. Belloni e M. Rampazi, ivi 1989; F. Alberoni, Genesi, ivi 1989 La personalità autoritaria, ivi 1972 (G. Jervis); AA.VV., Linguaggio e società, Bologna 1973 (P.P. Giglioli); E. Durkheim, ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] antropologo più che lo storico. J. Rykwert lo ha suggerito: "c'è tutta una storia delle idee, che sono state trasmesse non , ecc. Ma in inglese il termine resta confinato al linguaggio tecnico della filosofia, mentre in francese diventa ben presto d ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] è separata dai valori etici cui è connessa nel linguaggio corrente. L'elemento sacro, non razionale, non etico , preghiera, salvatore, mito, ecc.); b) designa i fenomeni; c) li inserisce nella vita facendone forme di esperienze vissute; d) tenta ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] del Dictionnaire si legge: "Dicesi talvolta, nel linguaggio comune, della responsabilità reciproca che si stabilisce tra due questo tipo sono nate anche nell'ambito sociale. K.-O. Hondrich e C. Koch-Arzberger (1992, pp. 58 e segg.) hanno fornito una ...
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LOGICA DEONTICA
Claudio Pizzi
La nascita della l. d. nella sua forma attuale si fa risalire a un articolo di G.H. von Wright del 1951, in cui per la prima volta si analizzava l'affinità strutturale [...] i cui operatori primitivi sono O(p/c) e P(p/c) (è obbligatorio/permesso p nelle condizioni c; G.H. von Wright).
Nuovi paradossi nascono se s'introducono per definizione gli operatori deontici in un linguaggio contenente una costante Q (assiomatizzata ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...