Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] capire le cause che li avevano provocati. Tra i primi fu C. Calcaterra (1884-1952), di formazione cattolica, il quale intese critica sul Seicento.
I capricci di Proteo. Percorsi e linguaggi del Barocco, Atti del Convegno internazionale di Lecce, 23- ...
Leggi Tutto
WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] " e rivendicò uno stile semplice: "il linguaggio degli uomini reali in uno stato d'esaltazione ivi 1933; W. L. Sperry, W.'s Anti-Climax, Harvard 1935; A. C. Babenroth, English Childhood, W.'s Treatment of Childhood in the Light of English Poetry ...
Leggi Tutto
VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] questione dell'analogia e dell'anomalia nel linguaggio. Varrone si dichiara analogista, ma fa larghe , Étude sur la vie et les ouvrages de M. T. Varron, Parigi 1861; C. Cichorius, Römische Studien, Lipsia 1922, p. 189. Sul "catalogo" varroniano, v. ...
Leggi Tutto
Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] , 1974), moderna e non priva di punte giocose. A Mondovì, oltre a C. Regis (n. 1929: El nì dl'ajassa, 1980, Il nido della Granatiero (n. 1949), che da Torino dove vive recupera il linguaggio arcaico del Gargano (U iréne, 1983, Il grano; Scúerzele, ...
Leggi Tutto
FUMETTO
Bernardo Ruzicka
. L'idea di animare figurazioni pittoriche con battute dialogiche inserite nei disegni è antica: già nel Medioevo si attuava sotto forma di cartigli posti vicino ai personaggi [...] fumetto in Italia, Firenze 1971; J. O'Sullivan, The art of the comic strip, New York 1971; C. Carabba, Il fascismo a fumetti, Firenze 1973; R. Gubern, Il linguaggio dei Comics, Milano 1975; P. Zanotto, Il giallo a fumetti, ivi 1976; A. Asa Berger, L ...
Leggi Tutto
L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] espressione e la materia ch'io tratto, fra il mio pensiero e il mio linguaggio" (Faville del maglio, 1924, in G. D'Annunzio, Prose di ricerca , concorso ad alimentare, come sostiene il critico J.-C. Bonnet, un disinteresse per l'autore come persona ...
Leggi Tutto
Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] comincia, viene sommersa e inghiottita dalle strutture impersonali del linguaggio. Chi parla, all'interno del circuito di segni rappresentato , l'antropologia, stando a quanto asserito dall'americano C. Geertz in Works and lives (1992), non esita ...
Leggi Tutto
PERIODICI (XXVI, p. 756)
Olga PINTO
Italiani. - Le vicende italiane del decennio, come sui giornali quotidiani (v. giornale e giornalismo, in questa Appendice), ebbero riflesso sui periodici di cultura [...] se qualche scrittore riuscì a sottrarvisi rifugiandosi in un linguaggio allusivo, non avvertito dai censori disattenti o incolti (1937-43); Il libro italiano nel mondo, a cura dell'I.R.C.E. (1940-43); La Nuova Italia (1930-43); La Rassegna nazionale ...
Leggi Tutto
Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] in parallelo, senza sovrapporre i propri schemi preconcetti, e ascoltando la voce e il linguaggio dell'altro (è un fenomeno strettamente legato all'espansione che la c. sta vivendo in Paesi come il Giappone e la Cina).
Il problema di un ascolto ...
Leggi Tutto
WOLFRAM von Eschenbach
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato verso il 1170 nella media Franconia, morto fra il 1219 e il 1225: la sua famiglia pare aver avuto sede a Eschenbach, cittadina a sud-est di [...] sano e robusto ma grave della vita. Come il linguaggio della poesia, colorendosi di aspetti della vita reale, invadenza e, soprattutto, con la stessa compatta consistenza umana. Se c'è un poeta medievale che, a leggerne l'opera, dia compiutamente ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...