BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] approfondite le situazioni narrative: e il linguaggio stesso appare sempre casuale e provvisorio, G. Carducci, prefazione a Letture del Risorgimento italiano, Bologna 1896, pp. XIII s.; C. Carboni, D. B. e le sue opere, Pitigliano 1898; G. Natali, ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] cercar di preservare le residue capacità rivoluzionarie del linguaggio in una nuova estraniazione, diversa da quella Per F. Fortini. Contributi e testimonianze sulla sua poesia, a cura di C. Fini, Padova 1980; R. Luperini, La lotta mentale. Per un ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] troppo rigido era nella concezione bembesca di un linguaggio tutto costruito sugli scrittori del "buon secolo vengano ricordate anche dal Perla.
Fonti e Bibl.: Oltre alla prefazione di C. Perla alla I e II parte delle Lettere discorsive, ed a S. ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] l'altro è criticata l'identificazione crociana tra linguaggio e poesia. Se tale dissidio non si 84; A. Gramsci, Letteratura e vita nazionale, Torino 1950, pp. 8, 192; C. Varese, A. G., in Id., Cultura letteraria contemporanea, Pisa 1951, pp. 373- ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] , a cura di F. Bruni, Bologna 1990, pp. 46 s., 169-174; C. Dionisotti, La lingua dell'Unità (1868), in Riv. stor. italiana, CIII (1991), pp. 455-482; G.A. Papini, Il "vivente linguaggio" tra G. e Collodi, in Scrittura dell'uso al tempo del Collodi ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] poesia condivideva i temi dell’utopia, espressi in linguaggio epico-narrativo.
La pubblicazione di Quanto ho da Id., Le forme del desiderio, Milano 1986, pp. 168-174; C. Bello, Antonio Porta, l’ostinazione del conflitto originario, in Avanguardia, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] ’intuizione della sua idea attraverso la mediazione del linguaggio poetico, in cui si manifesta la forza divina ), a cura di A. Pastore, E. Peruzzi, Firenze 2006 (in partic. C. Vasoli, Il Turrius e la logica come strumento del sapere naturale, pp. 175 ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] edita dal Rigutini (per nozze Tanganelli-Bojer, Firenze 1880) il C. si rappresenta in un clima di scettica e disincantata indifferenza per linguaggio, nella spontaneità sentimentale dei personaggi) che corrispondeva alla più autentica vena del C. ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] di status che esso aveva comportato per molti intellettuali. Ma c'è di più: il fatto che un'intera generazione di 279).
La superiorità che gli umanisti attribuivano al linguaggio figurativo e quindi al geroglifico dipendeva dal fatto che ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] della prossimità temporale e spaziale, e il linguaggio più aspro, insofferente del senso comune, sottolineano sonetti si leggono nell'Antologia della poesia italiana, a cura di C. Segre - C. Ossola, Cinquecento, Torino 1997, pp. 227-230.
Fonti e ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...