CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] , alle osservazioni interiori", osservava che il linguaggio era "stranamente figurato e astratto", consigliando una del comune (1876).Nel 1871era stata rappresentata a Venezia da C. Rossi, C. Leigheb e F. Andò Gli ultimi giorni di Goldoni, scritta ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...]
Frutto della sua attenzione ai più vari aspetti del linguaggio sono inoltre: il Dizionario bibliografico (pubblicato a Milano sopportò con serenità. Morì a Firenze il 18 febbraio 1915.
Bibl.: C. Arlia, Storia d'un libro, Treviso 1904 (l'A. narra ...
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Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] Marziale nasce a Bilbili, in Spagna, intorno al 40 d.C.; nel 64 si trasferisce a Roma, dove si dedica alla sei affatto una persona viziosa, ma... il vizio in persona!».
Il linguaggio e il tono sono estremamente vari: si va dall’uso di termini ...
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BONINI, Pietro
Gaetano Perusini
Nato a Palmanova (Udine) il 14 maggio 1844 da Angelo, ingegnere del genio civile, e da Angela Ferazzi, si laureò a Padova in giurisprudenza nel 1866, maturando in quell'università [...] preciso di dimostrare la disponibilità del linguaggio materno non solo alla musa facile e 1922, pp. 53-56; Id., Antol. della lett. friulana, Udine 1927, pp. 357-360; C. Bortolotti, P. B., in Boll. della Soc. filol. friul. "G. I. Ascoli", XIV ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] lo sviluppo delle situazioni lento e monotono, il linguaggio genericamente retorico.
Fonti e Bibl.: Iani Nicii Erithraei , Canzone di G. C. B., e notizie relative, in Giornale Arcadico, XLIV (1829), pp. 127-133; L. Balduzzi, G. C. B. di Bagnacavallo ...
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GAMBINO, Carlo Felice
Lucinda Spera
Nacque a Catania nel 1724 da una famiglia di umili origini. Avviato agli studi di giurisprudenza, conseguì la laurea nel 1747 presso l'Università della propria città. [...] spiccato senso della natura, formalmente teso verso un linguaggio figurato e metaforico e verso l'utilizzo di motti 101-106; G. Noto, Di un poeta vernacolo catanese del secolo XVIII (C.F. G.), in Archivio storico per la Sicilia orientale, IX (1912), ...
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BARONCINI (Baroncino), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Visse nella prima metà del sec. XVI. Il Crescimbeni lo ritenne faentino, ma già il Mazzuchelli lo disse lucchese, e che fosse tale risulta dalle stampe [...] sensi e la icastica, machiavellica concretezza del linguaggio degli altri. La stessa duplicità si incontra nelle Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Milano 1833, p. 193; C. Lucchesini, Opere edite e inedite, XVI, Lucca 1833, pp. 154- ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...