Pseudonimo dello scrittore nederlandese Eduard Douwes Dekker (Amsterdam 1820 - Nieder-Ingelheim, Germania, 1887). Considerato tra i maggiori prosatori olandesi del 19° sec., la sua influenza è stata profonda, [...] M. riuscì, grazie anche allo stile variato e al linguaggio talvolta pungente, sarcastico, talvolta poetico o chiaramente descrittivo, vuole rappresentare il suo concetto della regalità moderna, c'è anche il romanzo incompiuto Woutertje Pieterse, ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] le riflessioni su alcuni miti della vita quotidiana francese consegnate in Mythologies (1957). In Système de la mode (1967) c'è forse la sua più raffinata applicazione dei risultati teorici raggiunti in questo campo e che egli ha sistemato in ...
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Scrittore bulgaro di lingua tedesca (Ruse, Bulgaria, 1905 - Zurigo 1994), naturalizzato britannico nel 1952. Figlio di ebrei di origine portoghese, solo a scuola imparò il tedesco, che divenne la sua lingua [...] . 1972), esemplare e suggestivo nella lucidità di linguaggio e nella spregiudicatezza d'analisi. Sulla stessa linea Gewissen der Worte (1981; trad. it. 1984). Le principali opere di C. in traduzione italiana sono state riunite, a cura di G. Cusatelli, ...
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Poeta italiano (n. Milano 1951). Ha fondato e diretto la rivista letteraria Niebo (1977-79) e ha svolto attività di traduttore (C. Baudelaire, M. Blanchot, M. Maeterlinck, ecc.). Vincitore nel 2005 del [...] A. è stato a lungo considerato caposcuola, benché la forte concentrazione del suo discorso, la tensione analogica del suo linguaggio, che non di rado sconfina nell'oscurità, piuttosto che l'attitudine a una pronuncia oracolare della parola, esprimano ...
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Scrittore e critico italiano (Genova 1930 - ivi 2010); prof. di letteratura italiana nelle univ. di Torino e Salerno, dal 1974 al 2000 ha insegnato nell'univ. di Genova di cui è stato prof. emerito; deputato [...] (Tra liberty e crepuscolarismo, 1961; Ideologia e linguaggio, 1965; Guido Gozzano. Indagini e letture, 1966 Dante reazionario (1992), Il chierico organico (2000); ha inoltre curato edizioni di C. Vallini, G. Pascoli, G. Gozzano, G. P. Lucini. È stato ...
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Scrittore britannico (n. Birmingham 1961). Si è laureato presso l'univ. di Warwick dove ha poi insegnato poesia inglese. La sua narrativa si caratterizza fin dai primi romanzi (The accidental woman, 1987, [...] in una storia di sangue, anticipa il romanzo con il quale C. si è defintivamente affermato, What a carve up! (1994, analisi delle contraddizioni della società contemporanea, con un linguaggio ironicamente lieve che bilancia la crudezza del narrato. ...
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(ted. Göttingen) Città della Germania (121.513 ab. nel 2007) nella Bassa Sassonia, capitale dell’omonimo distretto. È famosa per la sua università.
Ricordata nel 953 con il nome Villa Gutingi, ottenne [...] costumi, l’aspirazione alla naturalità dei sentimenti e del linguaggio. Numi tutelari furono Omero e, più concretamente, autore di poesie a sfondo patriottico; ferocemente avversato fu invece C.M. Wieland, campione del rococò letterario tedesco. L’ ...
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Scrittore statunitense (n. Washington 1963). Autore poliedrico, ha spaziato tra generi diversi, mantenendo tuttavia costante l'attenzione per temi quali la nostalgia, l'abbandono, l'identità ebraica, lo [...] , con accenti talvolta ironici o surreali, e un linguaggio incisivo, ricco di metafore e similitudini, col quale ha spesso dato voce a personaggi ai margini della società attuale. C. ha esordito nel 1988 con Mysteries of Pittsburgh (trad. it. ...
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Scrittore statunitense (n. Charles City, Iowa, 1932). Formatosi all'Indiana University e alla univ. di Chicago, è considerato tra i più importanti esponenti della narrativa statunitense contemporanea di [...] (The public burning, 1977, trad. it. 1977). C. ha poi intrapreso un percorso narrativo legato a un raffinato della finzione cinematografica, C. demistifica il mondo dell'illusione e ricostruisce una realtà in cui linguaggio, soggettività e sessualità ...
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Poeta elegiaco greco, vissuto, e forse anche nato, a Sparta nel 7º sec. a. C., e non di origine attica come voleva la tradizione antica che, coloritasi di elementi leggendarî, fece di T. un maestro di [...] , di cui ci resta un frammento brevissimo di assai dubbia autenticità, T. appare come Callino vicino alla tradizione epica per linguaggio, stile e contenuto ideale; soltanto, la virtù esaltata da T. non è quella eroica di Omero, bensì quella del ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...