BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] caso sono questi gli anni più fecondi della sua produzione. Non c'è personalità di Curia o nobile romano di cui il B. non ad alcuni versi delle Metamorfosi ovidiane.
L'opera, che per linguaggio, ampiezza, veste tipografica, abbondanza - ma non tipo - ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] inglese, delle opere di F. Schilling e H.C. Bastian: Trattato di dietoterapia (traduz. di C. Federici riveduta e adattata dal G.), Firenze 1896, e Terapia dell'afasia e degli altri disturbi del linguaggio, Torino-Milano-Roma 1901. Scrisse il capitolo ...
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Frigidità
Alessandra Graziottin
Birgitta Nedelmann
Frigidità (dal latino tardo frigiditas, derivato da frigidus, "freddo") indica mancanza o carenza di eccitazione erotica nei rapporti sessuali, riferendosi [...] letteratura sessuologica, resta radicato nel linguaggio comune, con valenze fortemente spregiative nei sono state l'inchiesta promossa negli anni Cinquanta negli Stati Uniti da A.C. Kinsey e quelle successivamente condotte da W.H. Masters e V.E. ...
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FIORENTINI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
Nacque a Lucca il 4 ott. 1603 da Mario e da Flaminia di Girolamo Tucci. La famiglia era originaria di Camaiore e solo nel 1610 Mario ottenne la cittadinanza [...] costante carteggio con F. Redi, M. Malpighi, gli anatomici lorenesi C. Auber e G.A. Musner; conobbe e ospitò il medico danese Matilde. L'impianto dell'opera è sostenuto da un linguaggio immediato, che nelle intenzioni dell'autore non doveva avere ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] e può essere considerata la sola, vera responsabile del linguaggio, del fenomeno cioè che distingue l'uomo da par M. le D.r Foissac, Paris 1872.
Fonti e Bibl.: Lettere del C. si trovano nella Bibl. nazionale di Firenze, Carte Tommaseo, cass. 67 e ...
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PANTALEONI, Diomede
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 21 marzo 1810, quartogenito di Pantaleone, avvocato, e di Marianna Petrucci, in una famiglia borghese fra le più facoltose della città.
Il [...] in breve tramite l’affermazione di quella che il linguaggio del tempo chiamava «civiltà».
Negli ultimi anni di romana negli anni 1860-1861. Carteggio del conte di Cavour con D. P., C. Passaglia, O. Vimercati, I-II, Bologna 1929; Marco Minghetti e D ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] .
Definizioni
Definendo il mutismo come incapacità di usare il linguaggio parlato, si fa uso di un concetto descrittivo che inoltre l'italiano segnato, l'italiano segnato esatto ecc.). c) Il mutismo in soggetti con compromissioni di varia natura del ...
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BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] palermitano nel 1890, furono giudicati positivamente da C. Lombroso e da E. Morselli. Vicino delle primitive comunità cristiane. Egli parlava alle plebi rurali un linguaggio ispirato, punteggiato da scoppi violenti, pervaso di attesa messianica ...
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Dislessia
Alessandro Laudanna
Il termine dislessia si riferisce a un insieme di disturbi che compromettono le capacità di lettura. Talvolta lo si riserva alla caratterizzazione dei soli disturbi evolutivi [...] del paradigma cognitivista nello studio dei disturbi del linguaggio, si sono imposte nuove classificazioni delle dislessie Journal of Experimental Psychology", 1983, 35A, pp. 469-95.
c.m. temple, j. marshall, A case study of developmental ...
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Nevo
Gian Carlo Fuga
Pier Luigi Buccini
I nevi (dal latino naevus, "impronta materna", "marchio distintivo del soggetto"), chiamati nel linguaggio comune nei, sono delle disembrioplasie, ossia malformazioni [...] considerando gli altri come amartomi. D'altra parte, anche nel linguaggio comune, parlando di nevi ci si riferisce di solito a 17th World Congress of Dermatology: Berlin, May 24-29, 1987, ed. C.E. Orfanos et al., Berlin-New York, Springer, 1988.
J.H. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...