ACETO CATTANI, Giovanni
Francesco Brancato
Nacque a Nicosia nel 1778 da antica e nobile famiglia. Deputato al parlamento del 1812 nel braccio demaniale, quale giurato di Santa Lucia, seguendo il Balsamo [...] stesso A. ebbe a riconoscere di avere adoperato un linguaggio tutt'altro che moderato e conciliante, determinando spesso scissioni l'époque de la Constitution de 1812 (Paris, Ponthieu et C.ie, 1827), in cui fece carico principalmente alla mancata ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] avvertita da chi compì allora scelte politiche irrevocabili e da chi, come il C. si fermò a rimaneggiare lo strumento divenuto ancor più inerte del linguaggio letterario.
Quel tedio, quella solitudine e sofferta mancanza di stimoli critici e morali ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Preceduto da Alvise (1635-1686), nacque a Venezia, l'11 nov. 1636, secondo ed ultimo figlio di Federico (1602-1680) di Gasparo e di Cecilia, sua seconda moglie, figlia [...] dei medesimo". Madrid, ormai, è capitale subalterna; ma anche il C. rappresenta una potenza secondaria, è portavoce d'una repubblica di secondo rango. La elusione, ottenuta con un linguaggio artefatto e stonato nella prosa diplomatica, è fuga dalla ...
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MAFFEI, Giampietro (Giovanni Pietro)
Stefano Andretta
Nacque a Bergamo nel 1536 da Lattanzio e da una nobildonna della famiglia Zanchi. I dati relativi alla sua vita, forniti dal suo biografo, l'abate [...] , come nel caso cinese, per la loro solidità. Un linguaggio elegante contraddistingue un periodare che, pur non privo di enfasi scriptae ab anno 1574 ad initium saeculi XVII, a cura di C. de Dalmases, Romae 1960, pp. 208-236; Diccionario histórico ...
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COLLINI, Cosimo Alessandro
Francesca Romana De Angelis
Nacque a Firenze il 14 ott.1727 da Lorenzo e da Felice Aggeni.
Compì gli studi a Pisa dove si laureò in giurisprudenza. Dopo la morte del padre [...] l'Algarotti, il Pilati, il Denina e il Bettinelli. Il C. abbandonò Berlino nel marzo del 1753 in seguito alla rottura del comunque, ricco di materia di riflessione esposto in un linguaggio spesso ripetitivo, privo di estro, ispirato quasi ad una ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Aurunci
Pierfrancesco Talamo
Gli aurunci
Antica popolazione italica, nota nelle fonti classiche anche con il nome di Ausoni. Il problema delle origini è piuttosto [...] del luogo, connotandolo tramite un linguaggio formale “alto”. Le terrecotte Per regna Maricae, in Due testi dell’Italia preromana, Roma 1996, pp. 8-35.
C. De Simone, La nuova iscrizione aurunca arcaica e il nome della dea Marica, in StClOr ...
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pace
Luigi Bonanate
Assenza di conflitti armati
La pace può riguardare i rapporti reciproci tra gli Stati, ed è una condizione che si determina quando ciascuno di essi si ritiene soddisfatto della propria [...] oppure essere il prodotto di un’evoluzione spontanea. Nel linguaggio corrente è prevalentemente definita come «assenza di guerra» sembra sia stata la pace stipulata a Sardi, del 386-87 a.C., tra la Persia e Sparta, per opera dello spartano Antalcida. ...
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BIRAGO di Vische, Carlo Emanuele
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 16 ag. 1797, terzogenito del marchese Enrico, investito nel gennaio 1791 del feudo di Vische, e di Luigia figlia del conte Francesco [...] successi editoriali. Al B. non solo "ripugnava il linguaggio troppo vivace e spesso scortese, e qualche volta nascita della "Campana", in Riv. d'Italia, XVI (1914), 2, p. 606; C. Richelmy,Cent'anni di giornalismo, Chieri 1950, pp. 10-11; G. Buglio,Di ...
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DELLA VALLE, Battista (Giovanni Battista)
Maria Muccillo
Nacque a Venafro (Isernia), come si desume dalla dedica della sua opera a Enrico Pandone dove si definisce "humil servidor Battista della Vale [...] dei Gerolamini da Mariano d'Ayala e da questo segnalata all'erudito C. Minieri Riccio. Altre edizioni si susseguirono a Venezia nel 1524, 1529 loro grande utilità pratica. Scritta dunque con un linguaggio semplice e accessibile, l'opera dei D. mira ...
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CRAGLIETTO, Attilio
Sergio Cella
Nacque a Novacco (Pisino d'Istria, l'odierna jugoslava Pazin) il 10 maggio del 1884, da Stefano, che, di modesta famiglia chersina, era insegnante nella scuola elementare [...] in sospetto al regime per i suoi rapporti con personalità politiche non allineate e per la franchezza del linguaggio, il C. venne incarcerato con altri intellettuali durante l'occupazione tedesca (giugno 1944). Non subì alcun processo e venne rimesso ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...