JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] segnò per lo J. l'occasione per mostrare il suo linguaggio in cui appariva evidente la ricerca di equilibrio fra le del Comune di Napoli, in OttoNovecento, 1999, nn. 1-2, pp. 92-95; C. Marra, S. Maria di Polistena: "La Cena" di F. J., in Calabria ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] egli rimarcasse la sostanziale diversità del suo linguaggio pittorico rispetto a quello degli artisti locali, Marciana, in Cultura e società nel Rinascimento tra Riforma e manierismi, a cura di V. Branca - C. Ossola, Firenze 1984, pp. 313-333. ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] intera biografia.
Coerentemente con il linguaggio figurativo esemplato nelle opere conosciute Hess - H. Roettgen, I, Città del Vaticano 1995, pp. 22 s., 217-222; C.F. Marcheselli, Pitture delle chiese di Rimini (1754), a cura di P.G. Pasini, Bologna ...
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GISLENI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
Figlio di Paolo, nacque a Roma nel 1600. Il luogo e la data di nascita, riportati da Pascoli (1730-36: ed. critica, 1992, p. 998), primo e unico biografo [...] realizzazioni per la casa regnante e i principali ordini religiosi, alla diffusione del linguaggio architettonico del tardo manierismo romano, da F. Ponzio a C. Maderno, per passare poi a una più diretta adesione alle espressioni barocche rainaldiane ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] evoluzione stilistica a partire dal 1928 fino alla morte.
La pittura del C. "attraverso gli anni... resta fedele a se stessa. La vera dell'artista, l'autenticità dell'ispirazione e del linguaggio. Le sue personali più indicative e complete, oltre ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi), Lorenzo (Lorenzo da Lendinara)
Francesco Mozzetti
Nacque a Lendinara, presso Rovigo, intorno al 1420 (Fiocco, 1961, p. 15), da Andrea di Iacopo, marangone (falegname) alla [...] non comportò l'immediata conversione al suo linguaggio. La produzione dei giovani maestri lendinaresi appariva Canova).
Fonti e Bibl.: L. Pacioli, De divina proportione, Venetiis 1509, c. 23r; M.A. Michiel, Notizia d'opere di disegno (sec. XVI), ...
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MAGNI, Giulio
Raffaella Catini
Nacque a Roma il 7 nov. 1859 da Basilio e da Margherita Targhini, nipote di Giuseppe Valadier.
Il padre Basilio, letterato, storico dell'arte e giurista, nacque a Velletri [...] 'interessante testimonianza dell'evoluzione del suo linguaggio sono una serie di opere romane S. Luca, Annuario MCMXIV-MCMXXXI, Roma 1933, p. 167 (per Basilio); C. Ceschi, Le chiese di Roma dagli inizi del neoclassico al 1961, Bologna 1963, ...
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FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] va dal Sentiero dei nidi di ragno a Una questione privata";in questo "c'è la Resistenza proprio com'era, di dentro e di fuori, vera narra l'intero arco della lotta partigiana, nel più proprio linguaggio del F., della guerra civile, dalla fine del 1943 ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] dai drammi macchinosi, "ad effetto", e di linguaggio accademico e forzato, era destinata a rappresentare Castellino, V. B., in Tre commediografi piemontesi, Torino 1926, pp. 23-30; C. Bersezio, Mio padre, in Subalpina, III, novembre 1930, p. 3; M. ...
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DE CANDIA, Giovanni Matteo, detto Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Cagliari il 17 ott. 1810 da nobile famiglia di origine napoletana stabilitasi ad Alghero. Il padre Stefano aiutante di campo di Carlo [...] genovese aveva teorizzato la funzione educativa di un linguaggio musicale che non fosse più ridotto "a d'oro..., Roma 1942; U. Tegani, Cantanti di una volta..., Milano 1945; E. Gara, G. de C., in La Scala, 1953, n. 42, pp. 31-36; n. 41, pp. 25-29; ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...