BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] il B. anche in direzione di una eleganza di linguaggio poco compatibile con la tradizionale rozzezza del dialetto. di matrimonio tra Buffetto e Colombina,comici, Fiorenza 1646; F. e C. Parfaict,Histoire de l'ancien théâtre italien..., Paris 1753, pp. ...
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Acuto
M. L. Fobelli
Scultore attivo in Abruzzo nella seconda metà del 12° secolo. Nella totale mancanza di documenti, il suo nome si desume unicamente dalla firma incisa sul leggìo dell'ambone della [...] a ribadire la diffusione in territorio pugliese del linguaggio degli scultori operosi a Casauria, di cui Maggiore a Pianella, Napoli Nobilissima 3, 1968, pp. 17-28: 18 n. 8;
C. L. Ragghianti, L'arte in Italia, III, Dal secolo XII al secolo XIII, Roma ...
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BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] vecchi condiscepoli. L'ultima di tali lettere indulge al linguaggio furbesco, in cui sembra che il B. fosse 572; D. Vitaliani, A. B.,una vittima del bembismo, Lonigo 1902; C. Miani, Una contesa letteraria del Cinquecento: Bembo e B., Sassari, 1904; ...
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BATI, Luca
Liliana Pannella
Nato probabilmente a Firenze verso il 1550, fu uno dei musicisti più rappresentativi della Firenze medicea, sullo scorcio., del sec. XVI e nei primi anni del XVIL Allievo [...] attuando, però, anche quella trasformazione del linguaggio musicale che doveva portare poco dopo, nella cattedrale fiorentina e della cappella, granducale, succedendo in queste mansioni a C. Malvezzi, morto da poco: di quest'anno è il suo Secondo ...
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BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] problema di B. fu dunque quello di inserire il linguaggio liberty, che aveva i suoi fondamenti e la sua alla prima guerra mondiale, in La casa, n. 6 (1959), pp. 96-119; C. L. v. Meeks, The real Liberty of Italy, The Stile Floreale, in Art Bullet ...
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Perrault, Charles
Ermanno Detti
Fiabe alla corte del re di Francia
Nella Francia del Seicento, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, nacque la moda letteraria delle storie di fate. Lo scrittore Charles [...] state raccolte soprattutto in dialetto; Perrault invece usò un linguaggio elegante e colto e riuscì a mantenere uno stile versione di Perrault, con il lupo che mangia la bambina e non c’è il cacciatore che viene a salvarla. E lo scrittore aggiunge una ...
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BESTA, Carlo
Bruno Callieri
Nacque a Teglio (Sondrio) il 17 aprile 1876 da Bortolo, medico, e da Maria Morelli, e studiò medicina all'università di Pavia, alla scuola di grandi maestri, come C. Golgi, [...] permanenti e renderne possibile la rieducazione motoria e del linguaggio, il B. poneva le basi di quella organizzazione C. B.,in La medicina ital.,XII (1931), pp. 201 s.; C. B.,in La settimana medica, XXVIII (1940), p. 1326; G. C. Riquier, C ...
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Andersen, Hans Christian
Maria Saitta
Un nuovo modo di scrivere novelle
Il danese Hans Christian Andersen fu uno dei grandi autori di fiabe dell'Ottocento, un periodo di intensa ripresa, in tutta Europa, [...] piante, oggetti comuni e addirittura il vento con un linguaggio diretto e quotidiano. Hans, nelle storie, ci mette Christian Andersen, Lo scellino d'argento).
Un protagonista originale
C'era una volta un cavaliere molto aristocratico, i cui solo ...
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FIACCHI, Luigi (Clasio)
Franco D'Intino
Nacque a Scarperia (Firenze) il 4 giugno 1754 da Alessandro e Francesca Bartolini (o Bartoloni). La famiglia, di umili origini, lo mandò inizialmente presso uno [...] del Mugello, sia nell'ambientazione, sia nel linguaggio, che sovrappone una leggera patina dotta e cruschevole s.;U. Frittelli, Introd. a Favolisti toscani, Firenze 1930, pp. 7, 20-26;C. Filosa, La favola, Milano 1952, pp. 197-200;E.Allodoli, L. F. ...
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BECCARI (del Beccaio), Antonio
Mario Marti
Rimatore più noto come Antonio da Ferrara, dalla città ove nacque nel 1315. Suo padre, Tura, esercitava il mestiere del beccaio forse tradizionale nella sua [...] da Ferrara, in Studi di storia e di critica dedicati a P. C. Falletti, Modena 1914, pp. 339-349; E. Levi, Tre frottole , Una canzone di m. Antonio da Ferrarae l'ibridismo del linguaggio nella nostra antica letteratura, in Giorn. stor. d. letteratura ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...