BETTELONI, Cesare
Alberto Frattini
Figlio di Giacomo, e di Angela Buella, nacque a Verona :il 26 dic. 1808. Compì i primi studi a Corno, nel collegio Gallio, dove insegnava uno zio paterno, e li continuò [...] a Praga, a Berlino. Nel 1843 tradusse, in un linguaggio solenne, di derivazione montiana e foscoliana, la tragedia Lucrezia di della sera,5 sett. 1902; R. Dusi, L'arte betteloniana (C. e Vittorio B.),Verona 1914; V. Betteloni. Impressioni critiche e ...
Leggi Tutto
L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] di H. Bernstein, Veille d'armes (1935; Vigilia d'armi) dal dramma di C. Farrère e L. Népoty, Nuits de feu (1937; Notti di fuoco) dal alle estreme conseguenze gli effetti spettacolari di un linguaggio che era stato studiato anche e forse soprattutto ...
Leggi Tutto
DUBINI, Angelo
Luigi Belloni
Nato a Milano l'8 dic. 1813 da Angelo e da Maria Cerini, si laureò in medicina all'università di Pavia nel 1837.
Iniziata la carriera medica all'ospedale Maggiore di Milano, [...] . Wucherer, ma riceverà la sua dimostrazione sicura e definitiva dalle ricerche di C. Bozzolo del 1879 (Diz: biogr. d. Ital., XIII, pp. 591 suo potere patogeno, in Metodologia delle scienze e filosofia del linguaggio, XXXII, Roma 1984, pp. 223-240; A. ...
Leggi Tutto
CHIARADIA, Enrico
Aldo Rizzi
Nato a Caneva (Pordenone) il 9 novembre 1851 da Simone e Antonia Cordenonsi, venne orientato dal padre verso le discipline tecniche. Studiò a Monaco, a Vienna e a Milano, [...] il quadro storico era ormai superato da una ricerca di linguaggio, così la scultura non poteva più identificarsi col monumento busto di Umberto I esistente nella Casa di riposo di Pordenone.
Il C. morì a Caneva il 3 ag. 1901.
Sempre tormentato da una ...
Leggi Tutto
BIONDI, Ernesto
Giorgio Di Genova
Nacque a Morolo (Frosinone) da Angelo e Eugenia Pistolesi il 30 genn. 1854. Dimostrate buone attitudini all'arte, nel maggio del 1870, ancora semianalfabeta, venne [...] la prima volta. La tendenza dell'artista ad un linguaggio più essenziale e stilizzato trova in questo periodo una B. Pompi,La figura e le opere di E. B., ibidem, 20 giugno 1954; C.,Solenne celebraz. di E. B. a Frosinone,ibid., 3 febbr. 1955; F. Miele ...
Leggi Tutto
BONSIGNORE, Ferdinando
Nino Carboneri
Nacque a Torino il 10 giugno 1760 da Domenico e da Margherita Gallino: il padre, oriundo di Nervi, nel 1773 ricevette la naturalizzazione sarda. Allievo nel 1782 [...] continuità con tipiche tendenze espresse, pur con diverso linguaggio, nel periodo barocco.
Fonti e Bibl.: Schede Liguria, III, Genova 1866, pp. 21, 84, 86; C. Danna-G. C. Chiechio, Storia artistica... del Santuario di Mondovì presso Vicoforte, Torino ...
Leggi Tutto
Jaubert, Maurice
Marta Tedeschini Lalli
Compositore francese, nato a Nizza il 3 gennaio 1900 e morto ad Azerailles (Baccarat) il 19 giugno 1940. Considerato uno dei pionieri della musica cinematografica [...] creare compartimenti stagni né cesure nel proprio linguaggio. Nella produzione per il cinema non in Des compositeurs pour l'image (cinéma et télévision), Neuilly 1982, pp. 81-82.
C. Colón Perales, Maurice Jaubert. Antología de textos, Sevilla 1986. ...
Leggi Tutto
Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] Ha inoltre assimilato e riproposto, sempre in chiave personale, il linguaggio di alcuni registi americani (Roger Corman, George A. Romero, commedie, firmando tra l'altro, insieme a Bernardo Bertolucci, C'era una volta il West (1968) di Sergio Leone. ...
Leggi Tutto
Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] (letteratura, teatro) per riconoscergli un'autonomia e un linguaggio proprio. In questo contesto, E. ‒ la cui visione tra i suoi film più importanti, come L'auberge rouge e Cœur fidèle. In entrambi E. realizzò una complessa strutturazione del ...
Leggi Tutto
Brown, Clarence
Alberto Castellano
Regista statunitense, nato a Clinton (Massachusetts) il 10 maggio 1890 e morto a Santa Monica (California) il 17 agosto 1987. Regista convenzionale, riflessivo, buon [...] cui dimostrò di trovarsi a suo agio con il linguaggio del muto, trasformando, con un uso intelligente della pp. 30-42.
A. Estrin, Capra, Cukor, Brown, New York 1980.
C. Viviani, Inspiration et romance chez Clarence Brown, in "Positif", mars 1980, pp ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...