Nibelunghi
Domenico Russo
L’epopea della tradizione germanica
I Nibelunghi sono una mitica stirpe di nani delle saghe nordiche, possessori di un grande tesoro; ma con questo nome si designa anche la [...] la pelle.
Gli uccelli, di cui Sigfrido capisce il linguaggio, gli parlano di una sacerdotessa, Brunilde, condannata da Odino Burgundi erano una popolazione che verso il 200 d.C. migrò dalle terre vichinghe della Scandinavia in Germania centrale ...
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BALDANZA, Giovanni
Nicola De Blasi
Nacque a Palermo il 5 ag. 1708. Fu librettista fra i più fecondi: pare abbia composto per i teatri e le corti di Napoli e di Palermo oltre centocinquanta fra serenate [...] Metastasio derivò, oltre ai pregi di un linguaggio semplice e sobrio, l'inclinazione ad un G. M. Mira, Bibl. siciliana I, Palermo 1875, pp. 67 s.; G. e C. Salvioli, Bibl. universale del teatro drammatico italiano, I, Venezia 1903, App., col. 53 ...
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Viñas, David
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore argentino, nato a Buenos Aires il 28 luglio 1929. Tra i più radicali intellettuali militanti del suo Paese, ha espresso l'esigenza di un rapporto [...] dialettica cruda della realtà attraverso il suo specifico linguaggio, sottolineando però i limiti della produzione argentina, omonimo. Nel 1966, dopo il colpo di stato del generale J.C. Onganía, lo scrittore si trasferì a Cuba per poi tornare a ...
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CARRERA, Valentino
Laura Posa
Nato a Torino il 19 dic. 1834 da Luigi e da Luigia Tossatti, fu impiegato presso la direzione delle gabelle fino al 1878, quando, col minimo servizio necessario, si ritirò [...] , alle osservazioni interiori", osservava che il linguaggio era "stranamente figurato e astratto", consigliando una del comune (1876).Nel 1871era stata rappresentata a Venezia da C. Rossi, C. Leigheb e F. Andò Gli ultimi giorni di Goldoni, scritta ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...]
Frutto della sua attenzione ai più vari aspetti del linguaggio sono inoltre: il Dizionario bibliografico (pubblicato a Milano sopportò con serenità. Morì a Firenze il 18 febbraio 1915.
Bibl.: C. Arlia, Storia d'un libro, Treviso 1904 (l'A. narra ...
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Marziale, Marco Valerio
Francesco Ursini
Il poeta degli epigrammi
Poeta latino vissuto nel 1° secolo d.C., Marziale è il più famoso e importante autore di epigrammi. Primo a dedicarsi interamente a [...] Marziale nasce a Bilbili, in Spagna, intorno al 40 d.C.; nel 64 si trasferisce a Roma, dove si dedica alla sei affatto una persona viziosa, ma... il vizio in persona!».
Il linguaggio e il tono sono estremamente vari: si va dall’uso di termini ...
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BONINI, Pietro
Gaetano Perusini
Nato a Palmanova (Udine) il 14 maggio 1844 da Angelo, ingegnere del genio civile, e da Angela Ferazzi, si laureò a Padova in giurisprudenza nel 1866, maturando in quell'università [...] preciso di dimostrare la disponibilità del linguaggio materno non solo alla musa facile e 1922, pp. 53-56; Id., Antol. della lett. friulana, Udine 1927, pp. 357-360; C. Bortolotti, P. B., in Boll. della Soc. filol. friul. "G. I. Ascoli", XIV ...
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BAGNOLI, Giulio Cesare
Nicola De Blasi
Nacque da famiglia illustre a Bagnacavallo, intorno alla metà del sec. XVI. Si ignora dove abbia compiuto la propria preparazione culturale, ma fu certo uomo esperto [...] lo sviluppo delle situazioni lento e monotono, il linguaggio genericamente retorico.
Fonti e Bibl.: Iani Nicii Erithraei , Canzone di G. C. B., e notizie relative, in Giornale Arcadico, XLIV (1829), pp. 127-133; L. Balduzzi, G. C. B. di Bagnacavallo ...
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GAMBINO, Carlo Felice
Lucinda Spera
Nacque a Catania nel 1724 da una famiglia di umili origini. Avviato agli studi di giurisprudenza, conseguì la laurea nel 1747 presso l'Università della propria città. [...] spiccato senso della natura, formalmente teso verso un linguaggio figurato e metaforico e verso l'utilizzo di motti 101-106; G. Noto, Di un poeta vernacolo catanese del secolo XVIII (C.F. G.), in Archivio storico per la Sicilia orientale, IX (1912), ...
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BARONCINI (Baroncino), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Visse nella prima metà del sec. XVI. Il Crescimbeni lo ritenne faentino, ma già il Mazzuchelli lo disse lucchese, e che fosse tale risulta dalle stampe [...] sensi e la icastica, machiavellica concretezza del linguaggio degli altri. La stessa duplicità si incontra nelle Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Milano 1833, p. 193; C. Lucchesini, Opere edite e inedite, XVI, Lucca 1833, pp. 154- ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...