Schizofrenia
Gaetano Benedetti
Maurizio Peciccia
Il termine schizofrenia (dal tedesco Schizophrenie) indica una psicosi dissociativa caratterizzata da un processo di disgregazione della personalità [...] in questo secondo caso, tuttavia, si annulla, perché non c'è nessuno e niente che possa restituirgli, dopo averlo contenuto, il terapeuta. È importante parlare con lo stesso linguaggio delirante del malato, metaforico per il terapeuta, identificandosi ...
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Dieta
Eugenio Del Toma
Eva Barlösius
Il termine dieta (dal greco δίαιτα, "modo di vivere") ha assunto col tempo un duplice significato, in quanto può indicare l'insieme dei nutrienti ingeriti liberamente [...] 'stile di vita'; oppure può richiamarsi, nel linguaggio corrente, al concetto di limitazione alimentare, in A; infine il gruppo degli ortaggi e frutta, fonti di vitamina C. Per semplificare si potrebbe anche fondere il gruppo del latte e derivati ...
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Terme
Anna Laura Palazzo
Il termine latino thermae, plurale derivato del greco θερμαί (πηγαί), "(sorgenti) calde", nell'antichità stava a indicare l'insieme degli edifici in cui era possibile fare bagni [...] Se anche qui, come nella Roma imperiale, il linguaggio architettonico manifesta una predilezione per le strutture voltate e delle sue acque, note del resto sin dall'8° secolo a.C., a partire dalla fine del Settecento risulta una delle città più ...
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DNA e RNA
Antonio Fantoni
Gli acidi nucleici che contengono ed esprimono l'informazione genetica
Ogni essere vivente è fatto in un determinato modo ed è capace di molte funzioni (riproduzione, crescita, [...] M, A, M, M, A, si leggerà "mamma" e ognuno pensa a una persona molto cara. Nel linguaggio genetico le quattro basi A, T, G e C possono formare un'infinità di combinazioni differenti per successioni di basi nucleotidiche e per lunghezza, ognuna delle ...
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Afasia
Alessandro Laudanna
Il termine afasia, introdotto nella seconda metà del 19° secolo da A. Trousseau, designa una serie di disturbi acquisiti del linguaggio, che intervengono a compromettere le [...] già alla fine del secolo scorso da studiosi come P. Broca, C. Wernicke, L. Lichtheim, J.J. Déjerine e altri, i quali linguistici, per es., negli usi metaforici e ironici del linguaggio.
L'approccio cognitivo e lo studio dei casi singoli
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CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] opera ebbe scarso seguito sia per il linguaggio scolastico (vi difetta infatti un'idonea 15 s., 22 ss., 34 ss.; G. Arcieri, La circolazione del sangue scoperta da A. C. d'Arezzo, Milano 1939; E. Garin, La filosofia, II, Milano 1947, pp. 109-15 ...
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Sclerosi multipla
Cesare Fieschi
Angela Pisani
Carlo Pozzilli
Nel linguaggio medico si definisce sclerosi (dal greco σκλήρωσις, "indurimento") una profonda alterazione della struttura di un tessuto [...] sclerosis, "Annals of Neurology", 1996, 39, pp. 6-16.
Multiple sclerosis. Clinical challenges and controversies, ed. A.J. Thompson, C. Polman, R. Hohlfeld, London, Dunitz, 1997.
h. offenbacher et al., Assessment of MRI criteria for a diagnosis of MS ...
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Nevrosi
Edoardo Giusti
Con nevrosi, o neurosi, si indica un disturbo del comportamento d'origine psicogena, cronico o ricorrente, senza base organica dimostrabile, con sintomi vari caratterizzati da [...] che il giudizio di realtà della persona è intatto. Nel linguaggio comune, però, il termine viene mantenuto ed è diventato e tanto errato quanto opprimente.
Secondo la psicologia del profondo di C.G. Jung, la nevrosi può essere anche vista come un ...
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Amnesia
Alberto Oliverio
Per amnesia si intende la mancanza o la perdita della memoria, soprattutto come incapacità a rievocare esperienze passate. Nel linguaggio della neuropsicologia si distinguono [...] e i modi del processo di consolidamento, sin da quando C.P. Duncan (1949) stabilì che l'effetto amnestico dell' appartiene all'ambiente circostante. In seguito, con lo sviluppo del linguaggio, questo oggetto acquisterà un nome e verrà definito come un ...
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Vecchiaia
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
La vecchiaia è l'età più avanzata della vita dell'uomo, nella quale si ha un progressivo decadimento e indebolimento dell'organismo, con caratteri [...] . Tale restringimento non si manifesta nel linguaggio parlato e in quello scritto, che Il riconoscere nell'invecchiamento, "Acta Gerontologica", 1994, 44, pp. 222-32; c.w. cotman, m. niero-sampedro, Cell biology of synaptic plasticity, "Science ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...