Anatomia
Ognuna delle 24 ossa (12 per lato), che con lo sterno e la porzione dorsale della colonna vertebrale formano la gabbia toracica (fig. 1A). Le c., di forma allungata, piatta e incurvata, si articolano [...] (tuberosità), una parte uniformemente appiattita che costituisce la maggior parte della c. (corpo) e infine la cartilagine costale. Arcata costale (nel linguaggio clinico più semplicemente arco) è il limite inferiore libero, a decorso arcuato ...
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Nome generico di qualsiasi recipiente o cavità (anche naturale) destinati a contenere acqua o altri liquidi, e in taluni casi gas o anche materiali incoerenti.
Medicina
Nel linguaggio medico e sanitario, [...] loro, in modo da favorire la pulizia; il fondo è sistemato con pendenze tali da raccogliere le acque verso gli scarichi c per lo svuotamento; l’ingresso dell’acqua e gli scarichi sono comandati da saracinesche disposte in apposita camera di manovra d ...
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Del cervello o dei suoi elementi costitutivi.
Le arterie c. si suddividono in anteriore, media e posteriore.
L’ arteria c. anteriore è ramo della carotide interna; a mezzo dell’arteria comunicante anteriore [...] aumentano l’estensione e quindi le possibilità funzionali. La corteccia c. è costituita essenzialmente da cellule e fibre nervose, da del tronco dell’encefalo (fibre delle vie centrali del linguaggio, fibre di nuclei motori dei globi oculari), in ...
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Matematica
Nella geometria elementare si chiama c. (circolare) indefinito la superficie che si ottiene conducendo per i singoli punti di una data circonferenza di raggio r (direttrice) le perpendicolari [...] due sezioni non sono perpendicolari alle generatrici, le due basi sono ellissi c (caso del c. ellittico obliquo; fig.B).
Nel linguaggio comune, per c. s’intende di solito il c. circolare retto, le cui misure sono: volume = area della base × altezza ...
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Fisiologo russo (Rjazan´ 1849 - Leningrado 1936). Dopo essersi laureato a Pietroburgo in scienze naturali (1875) e in medicina (1879), studiò in Germania (1884-86) con C. F. Ludwig a Lipsia e P. Heidenhain [...] non su osservazioni dirette. P. estese la propria teoria allo studio dei processi psichici umani, in particolare il linguaggio, e a quello dei disturbi psichiatrici. Nei famosi «mercoledì» pavloviani furono raccolte le discussioni che egli aveva ogni ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] . Dewey, che ha ripreso una distinzione già introdotta da C.S. Peirce. Vengono così chiaramente distinti nell’a. due definiti (processo di entificazione) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un nuovo ente «quello che vi ...
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Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia [...] linguistiche e soprattutto nella capacità di produzione di un linguaggio articolato. D'altro canto l'emisfero destro, a lungo . nel vol. I due cervelli, a cura di F. Denes e C. Umiltà, 1978); Science and moral priority; merging mind, brain and human ...
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PSICHIATRIA
Leonardo Ancona
(XXVIII, p. 446; App. II, II, p. 624; III, II, p. 514; IV, III, p. 79)
La descrizione dello scenario della p. dal 1978 a oggi in una voce enciclopedica esige necessariamente [...] nel centro di Terapia della famiglia dell'Università Cattolica di Roma C. Pontalti e R. Menarini hanno portato avanti l'integrazione fra verifica l'emergenza di un terzo mondo che parla un linguaggio nuovo e determina un modo nuovo di esistere del ...
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La nozione di e. ha subìto in questi ultimi anni una notevole evoluzione grazie principalmente agli studî sperimentali e sull'uomo, che hanno condotto a una maggiore conoscenza della sua base anatomo-funzionale. [...] sinusoidale, che ha una frequenza di 8-13 Hz, o cicli al secondo (c/s, C/sec) e un voltaggio medio di 10-100 microV; esso prevale sulle regioni importanza funzionale (per es. centro del linguaggio). I successi operatorî (guarigione o notevole ...
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(XIII, p. 935)
Strutture neurofisiologiche delle emozioni. - Il termine e., per i suoi rapporti con il linguaggio comune, presenta un'intrinseca ambiguità ed è definito in modi diversi da autori diversi. [...] a cura di V. B. Mountcastle, F. Plum e S. R. Geiger, Bethesda 1987; J. E. LeDoux, Emotion, ibid.; C. Caltagirone, G. Gainotti, Emozioni e specializzazione emisferica, Roma 1988; R. W. Doty, Anatomical substrates of emotional behavior, in Emotions and ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...