COTTA, Giambattista
Magda Vigilante
Nacque a Tenda nello Stato sabaudo (ora Tende nel dipart. francese Alpes-Maritimes) il 20 febbr. 1668, da Giovan Battista e Giulia Chianea. A diciassette anni vestì [...] , fu considerato il fondatore di una nuova scuola poetica che si ispirava direttamente al linguaggio biblico del quale riproduceva il tono alto e solenne. Mentre il C. riscuoteva con la sua produzione poetica il più ampio consenso, improvvisamente fu ...
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BALLERINI, Raffaele
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 17 maggio 1830. A otto anni passò nel collegio arcivescovile di Bologna, retto da un suo prozio, mons. C. Tartaglia, e vi rimase fino a [...] pontificio; si può quindi comprendere il tono del linguaggio nei confronti del governo piemontese, che fra il ], Risposta al libro La nuova Italia e i vecchi zelanti del sac. C. Curci,ibid.: 1881; Della elezione dello stato, Firenze 1881, Storia del ...
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CASALICCHIO, Carlo
Claudio Mutini
Scarse notizie biografiche si hanno di questo gesuita, nato a Sant'Angelo le Fratte, in Basilicata, nel 1626. Dopo aver compiuto regolari studi teologici, intraprese [...] più o meno invadenti. Non giova infine all'opera un linguaggio sciatto e farraginoso, anche nei casi in cui il dettato Cantica di Salomone per tutti i giorni dell'anno (Napoli 1694).
Il C. morì a Napoli il 19 apr. 1700.
Epigono di quella cultura ...
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CAFFARO, Francesco
Eveline Picard
Nacque a Messina intorno al 1650 da Tommaso, che ricoprì notevoli cariche pubbliche, in una famiglia favorevole alla Francia (suo fratello Marcantonio, nel 1674-76, [...] contro questa tesi fu iniziata dal Bossuet, il quale scrisse al C. da Germigny il 9 maggio 1694, esponendo le ragioni che doveva è scevra di immoralità anche quando non usa un linguaggio osceno. Il male peggiore consiste proprio nella capacità degli ...
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FRANCIOTTI, Cesare
Elena Del Gallo
Nacque a Lucca il 3 luglio 1557 da Michele e da Maria Bertolini, i cui antenati, a partire dal sec. XV, avevano spesso ricoperto cariche nelle magistrature della Repubblica [...] , che consisteva in frequenti prediche, semplici nel linguaggio, in commenti alle scritture, in inviti a convertirsi Dio, I, Roma 1759, p. 79; A. Guerra, Vita del venerabile p. C. F. da Lucca, Monza 1878; L. von Pastor, Storia dei papi, XI, ...
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GIOVANNI da Montecassino
Michela Becchis
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco proveniente dall'abbazia di Montecassino, attivo come miniatore nella seconda metà del XIII secolo. [...] di codici cavallereschi, caratterizzati proprio da questo linguaggio decorativo-narrativo, anche se non sempre di Firenze 1978, pp. 149-169; F. Avril - M.T. Gousset - C. Rabel, Manuscrits enluminés d'origine italienne, IIe-XIIIe siècle, Paris 1984, n. ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] del 1619, in Bibl. naz. di Firenze, Magliab. cl. IX cod. 124, c. 39).
Certo è che all'interno dell'Accademia non fu uno degli spiriti più vivaci ad endecasillabi) e per l'eleganza del linguaggio, esente da eccessivi concettismi seppure incline al ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] in uno stile rapido, spoglio ed essenziale, con un linguaggio asciutto e persino arido, privo di unzione e di fiori totale del libero arbitrio: "È tanto grande la virtù della libertà c'ha la natura, ch'ella può rinunziare a tutto il suo volere ...
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CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] lavoro, una denunzia assai grave.
Si imputava al C. un linguaggio intemperante in materia di religione, che era evidentemente l periodo di carcere. Fu questo appunto il caso, ed il C. fu imprigionato nelle carceri del Consiglio dei dieci. Di qui, ...
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ARNOLFO
Cinzio Violante
Pronipote del fratello dell'arcivescovo di Milano Arnolfo (I) di Arzago (970-974) secondo la sua stessa affermazione, A. deve considerarsi nato negli ultimi anni del sec. X o [...] sua prosa tutta permeata intimamente di stile e linguaggio biblico, per la conoscenza degli archivi ecclesiastici lateinischen Literatur des Mittelalters,III,München 1931, pp. 507-09; C. Violante, La pataria milanese e la riforma ecclesiastica,I: Le ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...