potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] della luce c e arriva da una sorgente in r' al punto considerato r con un ritardo |r-r'|/c. Usando il linguaggio della e V=Q/ (4πε₀R), ove ε₀ è la costante dielettrica del vuoto, R=c(t-t')=|r-r'| è la distanza tra il punto considerato e la carica al ...
Leggi Tutto
L'analisi dell'attività sportiva attraverso strumenti informatici
Anna Ludovico
La rappresentazione computerizzata dei movimenti sportivi
Possiamo considerare l'anglismo ormai universale del termine [...] visione di oggetti fissi da parte di un osservatore in movimento. C'è da dire che il flusso di immagini ottiche sull'obiettivo , per questo tipo di programmazione computerizzata non si utilizzano linguaggi di alto livello come il BASIC, bensì si usa ...
Leggi Tutto
Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] l’ha il popolo la cui lingua è più adatta a essa: «Se c’è in Europa una lingua adatta alla musica, è certamente la lingua italiana, anche «l’opera italiana raramente scada a povertà di linguaggio (poorness of language), ma, dentro la mediocrità e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] l’aritmetica e la geometria trovano un metodo e un linguaggio comune e sono assoggettate a regole che trovano in studi, Sansepolcro (13-16 aprile 1994), a cura di E. Giusti, C. Maccagni, Città di Castello 1998 (in partic. E. Giusti, Luca Pacioli ...
Leggi Tutto
La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] tratte le diverse varietà era più ristretta e il linguaggio tendeva a identificarsi con le varianti del dialetto di Congresso (Reggio Emilia - Ferrara, 12-16 ottobre 1974), a cura di C. Segre, Milano, Feltrinelli, pp. 347-377.
Binazzi, Neri & ...
Leggi Tutto
Illusione
Luciano Mecacci
Il termine illusione (dal latino illusio, derivato di illudere, "deridere, farsi beffe") indica in genere ogni errore dei sensi o della mente che falsi la realtà. Nel linguaggio [...] essere prodotta da una ridotta sensibilità dei neuroni stessi per determinate frequenze spaziali presenti nello stimolo.
c) Teorie psicologiche. Le spiegazioni psicologiche, che non ricorrono a processi e fenomeni neurofisiologici, sono molto diverse ...
Leggi Tutto
Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] complesso di conformità e di opposizione ai codici del linguaggio del film. Decisivo nella definizione del concetto di it. Torino 1982).
U. Eco, Lector in fabula,Milano 1979.
M.-C. Ropars-Wuilleumier, Le texte divisé, Paris 1981.
M. Drouzy, Carl Th. ...
Leggi Tutto
Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] pubblicità (Ava come lava, Vivere alla Grundig), alle battute della politica (Io c’entro, slogan di un partito di centro; ➔ politica, linguaggio della).
Il linguaggio nel suo assetto poetico ha sue regole di funzionamento. Jakobson aveva notato che ...
Leggi Tutto
Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , cronaca di un viaggio in Terrasanta del 400 d.C. circa, scritta da una religiosa della Galizia), o infine di Roma, Bologna, Cappelli.
Devoto, Giacomo (19742), Il linguaggio d’Italia. Storia e strutture linguistiche italiane dalla preistoria ai ...
Leggi Tutto
Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] a buon mercato».
Le critiche al linguaggio melodrammatico (che peraltro aveva nobili ascendenze petrarchesche quale orrore
spargesi intorno!
(Rossini, Tancredi)
Comune la forma avvi «c’è»:
Non avvi
riparo dunque a questo passo estremo?
(Rossini, ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...