CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] problema della produttività a mera ricomposizione dei tempi e deigesti muscolari), si ricostituirà il " resi agibili dalla riforma sindacale del governo Mussolini. Il suo linguaggio, di conseguenza, negli anni successivi s'impaludò con quel tanto ...
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Scambiarsi informazioni
Federico Taddia
Gesti e segni per farsi capire
In ogni momento il nostro corpo, attraverso movimenti, comportamenti e sguardi, esprime molte cose. I vestiti, la pettinatura, [...] con la voce o con il corpo? Proviamo a pensarci. Molti deigesti che facciamo di solito sostituiscono le parole. Dire "ciao" o dei codici segreti. Nell'Inghilterra del 19° secolo è nato un linguaggio segreto particolare. Si chiama 'linguaggiodei ...
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Lutto
Lucio Pinkus
Claudia Mattalucci
Il termine lutto (derivato dalla radice del verbo latino lugeo, "piangere") designa a un tempo la situazione di chi ha perduto una persona amata, il lento e doloroso [...] crisi del cordoglio, che la stereotipia deigesti permette di sbloccare. Il lamento funebre 19, pp. 97-118 (trad. it. in m. granet, m. mauss, Il linguaggiodei sentimenti, Milano, Adelphi, 19872, pp. 15-39); r. hertz, Contribution à une étude ...
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Il Paleolitico. Le origini del comportamento umano e le più antiche tecnologie
Marcello Piperno
L'origine dell'attività strumentale, con la progressiva scoperta delle sequenze di gesti necessari per [...] aspetti comportamentali quali, oltre all'uso di strumenti, il linguaggio, la capacità di programmare il futuro e l'autocoscienza, oggetti litici; la semplicità e l'essenzialità deigesti tecnici richiesti da queste prime manifestazioni di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “estetica” nasce nel 1735 con il filosofo Alexander Gottlieb Baumgarten, seguace [...] e metafore, è una lingua geroglifica vicina all’espressività deigesti. La sapienza poetica che questa lingua esprime è poetica.
Il pensiero di Vico, pur nel suo ricco linguaggio immaginifico, potrebbe essere avvicinato a molti temi dell’estetica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invenzione della magia in Grecia
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La magia può essere considerata un’invenzione greca [...] 114).
Si tratta di una parola che non appartiene al linguaggio cultuale greco e che rinvia piuttosto a un’azione rituale la dea dai molteplici farmaci-artifici. La lettura erodotea deigesti rituali dei magoi li connette con la sfera di una "farmacia ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] in cui il regista non volle o non seppe valorizzare il gioco deigesti e delle battute, e, impensatamente, del film di M. Bonnard ad una forma di teatro capace di esprimersi mediante un linguaggio moderno come quello di tutti i giorni, con tutti ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] v., 1921⁴), a proposito dell'ambiguità di significato deigesti e della possibilità di fraintendimento, aveva introdotto il concetto che facilitano lo scambio di informazioni attraverso il linguaggio parlato (nei suoi aspetti verbali e non verbali ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] Bonifacio de' Pitati, anche se la rigidezza delle figure e deigesti, insieme con la prospettiva architettonica dello sfondo, presuppone una derivazione , dimostrandosi pronto a convertirle in un linguaggio gradevole e accessibile a un pubblico non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Varcare l'Acheronte: costumi funerari e immagini dell'aldila
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Di fronte all’esperienza [...] del lutto (in particolare i gesti e i tempi) sia le persone che sono incaricate di manifestarlo. Adottando la definizione ormai classica dell’antropologo Marcel Mauss (Marcel Mauss - Marcel Granet, Il linguaggiodei sentimenti, 1975), si può parlare ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...