GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] contraddistinta da decise annotazioni naturalistiche e dall'essenzialità deigesti, cui si aggiungono, specie nella Natività e Prudenza, della Giustizia e della Carità, in cui il linguaggio del G. raggiunse la sua piena maturità.
Il sesto decennio ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA
M. Bussagli
L'arte buddista nasce in India come la religione cui si ispira, ed è caratterizzata, nel primo periodo, da una costante esclusione della figura [...] il B. stesso è quasi sempre seduto nella posizione dello yogin, mentre i gesti delle mani (mudrā) esprimono, con un linguaggio simbolico che ricorda la mimica dei danzatori, lo stato psichico da cui egli è pervaso. Ogni espressione del volto perde ...
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MONUMENTO EQUESTRE
G. Calcani
Si designa con questo termine la rappresentazione scultorea a tutto tondo di figure a cavallo, isolate o in gruppo. Di questa tipologia artistica, tra le più diffuse nel [...] e la variazione deigestidei cavalieri, dell'andatura dei cavalli e della posizione dei Persiani caduti, . Bergemann, Römische Reiterstatuen, Magonza 1990; E. La Rocca, Linguaggio artistico e ideologia politica a Roma in età repubblicana, in AA ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] S. Gallo, dimostra una fase intermedia tra il rigido linguaggio quattrocentesco del trono e degli scalini e il più aggiornato unite alla grazia deigesti e alla delicatezza coloristica, li rendono assai più classici di quelli dei suoi colleghi. Si ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] nemica. La stessa cosa può dirsi deigesti di certi popoli orientali, studiati nelle scuole arabe, come parti integranti del discorso. Il filologo al-Gàhir (9° secolo) tratta del linguaggio mimico come uno dei quattro modi principali di esprimere il ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] collages […]. Di fatto ho ritagliato dal linguaggiodei quotidiani ciò che era veramente significativo […] ho prefazione di Maria Corti), in cui fotogrammi raggelati restituivano i gesti ripetitivi di un uomo-automa, alienato e disumanizzato. Sempre ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] soggetti con parodie mitologiche o scene di vita quotidiana, ma anche nella caratterizzazione dei singoli personaggi e nel linguaggio icastico ed espressionistico delle pose e deigesti. Gli amori di Zeus, le avventure di Eracle, di Hermes, di Apollo ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] osare danzare sulla "musica pura, scritta senza alcuna preoccupazione deigesti" (La rinascita del dramma, p. 134).
Un interessante R. Canudo, egli fu tra i primi a riconoscere nel linguaggio del cinema una nuova forma d'arte autonoma.
La riflessione ...
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GUARIENTO di Arpo
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato dal 1338 al 1367, di origine padovana e forse, più precisamente, di Piove di Sacco (prov. Padova), dove possedeva parecchi beni. G. nacque verosimilmente [...] molto sottili: tipologie che indicano certamente un avvicinamento al linguaggio di Paolo Veneziano e in generale della pittura veneziana, un'arguzia affatto moderna nelle espressioni dei volti e nella immediatezza deigesti; le figurette, asciutte e ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] suo esecutore testamentario nel 1399. Le aspre formulazioni e l'icastica vivezza deigesti nelle scene permeate di umori quotidiani, elementi-base del saporoso linguaggio di Simone, sono accolte e rielaborate da Niccolò.Nel 1360 (Matricola dell ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...