Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] di Esopo e parte dell’Iliade), compone nel 1445 i Gesta Ferdinandi regis Aragonum. Ma il periodo napoletano è anche contraddistinto da la penna di uno «scriba dei Cesari»; imitazioni palesi del linguaggio scritturale peraltro ignoto a Costantino: ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] A essa si associano, come è dimostrato dai gesti del direttore d'orchestra, rappresentazioni spaziali sinestesiche e lunga le possibilità di rappresentazione verbale dei fenomeni fisici. In altre parole, il linguaggio verbale permette di tradurre in ...
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Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] gesto elementare e costitutivo della cultura. Si è spesso portati ad abbinare le origini e l'essenza della cultura umana al linguaggio i suoi segni, il suo marchio di fabbrica. Spesso dei rituali di iniziazione, che coinvolgono sia il corpo sia la ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] un diverso linguaggio, ma il linguaggio articolato riguarda solo la terza di queste età, mentre le prime due si esprimono in sostanza attraverso un sistema semiotico non verbale (azioni, gesti, simboli). Vico si interessa anche dei geroglifici, non ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] quasi fissandole al trono, e il gesto così realistico e fragrante del Bimbo il L. fu nominato cappellano delle monache di S. Nicolò dei Frieri, a Firenze, e con quella carica, di lì a lineare, che prelude al linguaggio di Botticelli (suo allievo, ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] di Dio. Così il comportamento dei santi si ridusse a una serie di gesti stereotipati e di atteggiamenti convenzionali, . L'a. della fine del Medioevo resta dunque un linguaggio 'della festa' che associa indissolubilmente il fantastico al possibile ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] scorta della particolarità e unicità del linguaggio che lì si era nel tempo da Duccio, ma caricano volti e gesti di sentimenti, conquistano spazio, si si può così datare poco più tardi l'avvio dei lavori per l'enorme pala d'altare eseguita per ...
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CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] i gesuiti, ma una espulsione, causata a quanto pare da un gesto irriguardoso nei confronti di un docente, lo costrinse a passare a interprete dei sentimenti di tutto l'esercito, metodi e forme dell'azione politica garibaldina; il linguaggio offensivo ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] dei film. I timori attenevano alla morale e alle istigazioni a violare le leggi. Ad alimentarli era la coscienza che il linguaggio la c. è stata, in prevalenza, un'autocensura gestita dalla stessa industria cinematografica e identificata con il Codice ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] o i Cinque Canti del 1956, a contatto dei quali Berio maturò la concezione di un’identità : documenti sulla qualità onomatopeica del linguaggio poetico (dove passi del capitolo assenti o ridotti a minimi termini) gesti, note singole, modi di emissione ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...