SCORCIO
Pirro MARCONI
Giulio Carlo ARGAN
. Un oggetto si pone di scorcio davanti al nostro occhio, quando i suoi elementi, anziché su un piano parallelo o normale a quello del nostro sguardo, siano [...] dire che la maggior parte delle figure e dei corpi sono da noi percepiti obliquamente o di anteriore, anziché all'obliquità e ai gesti che traversino lo spazio verso la profondità è un elemento essenziale del linguaggio figurativo. Se nella pittura di ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] fisici - i suoni, i grafemi, i gesti, sul piano dell'espressione; le cose sul et-et) o relazione, che comporta la coesistenza dei funtivi e appartiene quindi al piano sintagmatico (o confronto di ogni particolare linguaggio col sistema generale, ...
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Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] quali i comportamenti stereotipici, le convenzioni, le abitudini, i gesti, all'interno di un processo cosciente, in grado di interesse glottodidattico riguarda lo studio dell'insegnamento deilinguaggi specialistici per cui si delinea un concetto ...
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PRONOSTICO (lat. prognosticum; dal gr. προ- "prima" e γιγνώσκω "conosco")
Raffaele CORSO
Nicola TURCHI
È la previsione degli avvenimenti futuri che gli astrologi ricavavano dall'esame dei fenomeni celesti. [...] in De div., I, 13). V. astrologia.
Folklore. - Nel linguaggio corrente, e specialmente popolare, si dà il nome di pronostico a incontro fortuito di animali di ogni specie, dai loro gesti e dalle loro voci in determinate circostanze, dalle sensazioni ...
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GUIDI, Virgilio
Virgilio Guzzi
Pittore, nato il 4 aprile 1892 in Roma, dove fece i suoi studî all'Accademia di belle arti. Scuola dalla quale già nel 1915 alla II secessione romana egli si mostrò indipendente, [...] , Gall. d'arte moderna), dove il linguaggio pittorico tende alla compiutezza classica, ottiene a - più "figure" che ritratti, più gesti e pose che azioni - immerse in dello stile, denunciata dalla ripetizione dei motivi, si risolve più felicemente ...
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STEINTHAL, Heymann
Vittore Pisani
Glottologo tedesco, nato a Gröbzig (Anhalt) il 16 maggio 1823, morto a Berlino il 14 marzo 1899. Studiò a Berlino filologia e filosofia dal 1843; libero docente ivi [...] 'indole teorica e filosofica, come mostrano i titoli dei principali fra essi: Die Sprachwissenschaft W. v. ed., 1889-91).
Lo St. scorge l'origine del linguaggio nei riflessi motori (gesti e voci) che nell'uomo primitivo accompagnano ogni sensazione e ...
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MIMICA
Raffaele Corso
. Etnologia. - Per i primitivi la mimica è un mezzo d'espressione, che ora serve a rafforzare il linguaggio articolato, e ora, invece, a sostituirlo completamente. La sostituzione [...] può corrispondere coi suoi iniziatori se non per gesti; come per gesti, presso varie popolazioni dell'Africa, dell'America degli anni.
Il repertorio dei segni, che rappresentano la mimica convenzionale o il linguaggio mimico presso i popoli primitivi ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] va però considerato, in primo luogo, come un gesto polemico e non come un riconoscimento da parte di Apollinaire un segno dell'energia.
Anche il ritorno al linguaggio infantile sarà così uno dei temi anticipati da Marinetti, come ci testimonia, ...
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Tintoretto
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle grandiose composizioni e dei contrasti luminosi
Tintoretto è uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, nella stagione successiva a quella [...] seguace di Raffaello, aveva diffuso il linguaggio manierista.
A partire dal 1530, dopo la fuga da Roma dei maggiori artisti a causa del sacco anche l’intonazione enfatica dei personaggi e la drammatizzazione dei loro gesti, elementi che assieme, ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] una più generica fertilità e fecondità dei campi e delle greggi. I gesti, le iconografie possono rivelare tangenze relazione con il tempio; l'altro è di modulo commisto: il linguaggio egiziano, cioè, si mescola con quello greco e con quello romano ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...